Perché la «quarta dimensione» rimane inafferrabile

STUDI INTERDISCIPLINARI STUDI INTERDISCIPLINARI Il tempo conteso tra i fisici e i filosofi Perché la «quarta dimensione» rimane inafferrabile go a riflessioni: il tempo microscopico è reversibile mentre il macroscopico non lo è: dove comincia rirreversibilità?». A sollievo del lettore questo argomento lo segnalo soltanto. «La fisica ha contribuito ad arricchire la nozione di spaziotempo facendone uno dei fondamenti delle conoscenze attuali». La relatività ristretta, conferendo alla velocità della luce la dignità di «costante universale», ha fatto sì che per quanto riguarda la misura, lo spazio è diventato dipendente dal tempo. Il se- condo come imita di tempo è definito in funzione di un multiplo (dell'ordine di 9 miliardi) di un tempuscolo ben preciso che corrisponde al salto quantico dell'elettrone tra due livelli dell'atomo di cesio 133. Il metro unità di lunghezza è definito come la lunghezza percorsa dalla luce nel vuoto nella frazione di secondo pari in numero all'inverso del valore della velocità della luce. Le nuove tecnologie dell'ingegneria hanno il tempo come parametro economico delle nuove A sinistra, Ilja Prigogine premio Nobel e studioso dei fenomeni complessi A destra, il filosofo Karl Popper strategie industriali. Le scienze della Terra e dell'universo hanno un larghissimo spettro di misura del tempo che va dalla dozzina di miliardi di anni per la storia dell'universo all'ordine del millisecondo per le pulsar (radiosorgenti che emettono a intervalli brevi e regolari). La vita stessa nella sua complessità specifica dipende da ritmi biologici che a loro volta dipendono dal tempo. I diversi aspetti della cronobiologia, il comportamento oscillatorio dei neuroni, il ritmo cardiaco, il rit¬ mo respiratorio, l'alternanza veglia-sonno dimostrano l'importanza vitale del tempo nelle nostre funzioni quotidiane. Il tempo, per la sua molteplicità di aspetti, rientra anche in scienze umanistiche come epistemologia, sociologia, psicologia, storiografia. La psicologia cognitiva studia lo sviluppo della nozione di tempo dal fanciullo all'adulto. Piaget al convegno è stato molto nominato. Ma la parte più mteressante e strutturata è fornita dalla fisica, la scienza dura. Il determinismo classico seguendo Laplace (che faceva riferimento a un'intelligenza onnicomprensiva) indicava che l'evoluzione futura è già tutta contenuta nello stato presente. Quindi il futuro avrebbe potuto essere previsto in tutta certezza e anche i maghi avrebbero potuto avere qualche giustificazione scientifica. Poincaré alla fine del secolo scorso non fu dello stesso parere e mostrò al contrario che evoluzioni corrispondenti e equazioni di partenza anche semplici possono dar luogo a dinamiche complese che si possono pensare dovute semplicemente al caso (al «pur hazard», per usare i termini dei francesi). Era già l'ini¬

Persone citate: Karl Popper, Poincaré, Prigogine