In principio era l'aspirapolvere di Si. Ro.

In principio era Paspirapolvere In principio era Paspirapolvere Roberto: mi voleva la Bocconi Guido: mi sembra un'idea geniale ROMA. Il suo slogan è: «A la prossima». Con queste parole Roberto Da Crema macina ormai da undici anni le sue vendite a mezzo tv. Quello di Guido Angeli al quale dovrebbe toccare la seconda serie di libri, è invece «Provare per credere», lo slogan, con cui per anni ha pubblicizzato il mobilificio Aiazzone. Guido Angeli però è perplesso. Da un anno conduce su Retemia un programma di tre ore e l'idea di tornare al ruolo di teleimbonitore, mischiato a tanti altri, non lo entusiasma: «Il progetto di Spinosa è geniale, ma io non ho ancora deciso». Asmatico, un enfisema polmonare? Un trucco per convincere i più riottosi? 0 semplicemente come dice lui, anni di grida in mezzo alla gente per spingerla a comprare? Roberto Da Crema s'è divertito moltissimo a reclamizzare libri per il Videosapere di Antonio Spinosa. E lo dice. A modo suo. «L'ho fatto perché del libro stavolta si guarda solo alla vendita. E io da contadino so che la cultura detta in una certa maniera spaventa. Se anche la signora Rosina volesse comprarselo, un libro, comunicato com'è da quei santoni che lo dicono con certe parole, non lo prende, perché pensa di non capirci niente. Invece un libro è una cosa buona. E' umile. Lo lasci sul comodino. Ti aspetta. Ti può dare consigli. Può fornirti un'esperienza di vita. Non ti abbandona. E' fedele». Famiglia di Pavia, vita a Milano, quarantadue anni, moglie e due figli, un maschio e una femmina, Roberto Da Crema è partito ragazzino vendendo aspirapolveri porta a porta. Poi è passato ai supermercati, infine è approdato a una piccolissima tv grazie al fatto d'aver venduto una vasca per idromassaggi alla moglie del proprietario di quelremittente. E da lì è cominciata l'avventura. Oggi «opera» su un circuito di centosei emittenti locali ottenendo fino a trentamila ordini di vendita al mese. Ed è sempre più richiesto come ospite televisivo: da «Cielito lindo» a «Paperissima», ormai lo vogliono tutti. La sua carta segreta? «Io parlo con la telecamera come stessi parlando con la signora Rosina. Vendere porta a porta o vendere dal teleschermo è uguale: basta saper convincere». E per convincere lui va all'essenziale: il prezzo. L'offerta deve esser vantaggiosa, se no la gente non ci sta. «E' per questo che per vender libri insisto sul rapporto prezzo-numero di pagine: un libro ormai costa come la carta, tenuto conto che c'è cellulosa dentro, praticamente un pioppo». Là cosa di cui è più fiero? ((Aver piazzato tre milioni di Watch, l'orologio che smerciano i marocchini sulla spiaggia. Ho avuto un tale successo che m'han chiamato all'Università Bocconi a tenere una lezione». Ma dalla scala al forno, grazie al suo modo di vendere, tutto finisce per trovare un compratore. «Ho lanciato un blocco di sette orologi, Le pazzie di Roberto, lo chiamavo. Ma chi vuoi che compri sette orologi insieme? Mi obiettavano. L'hanno preso cani e porci, scusi il termine. Poi ho provato coi giubbotti. Un giub botto la gente lo compra dopo averlo provato, dicevano. Non è vero. E' andata benissimo». Tal mente bravo da aver ormai perfino generato un sosia, Roberto Da Crema ha una sola fìsima: se viene copiato cambia prodotto Fino ad oggi ne ha pubblicizzati sessantasette tanto da meritarsi il nome di Piccola Stantìa. Coi libri, però, non aveva mai provato. «Ma un libro, io credo, è come qualunque altra cosa. Non c'è trucco, se vuoi vendere. Io sudo, strillo, batto la mano sul tavolo e la gente compra. Me lo sento: anche coi libri sarà lo stesso». [si. ro.]

Persone citate: Aiazzone, Antonio Spinosa, Guido Angeli, Roberto Da Crema

Luoghi citati: Milano, Pavia, Roma