Chi pagherà le nuove elezioni? di Oreste Del Buono

G LA LETTERA DI O.d.B. Chi pagherà le nuove elezioni? Egregio Sig. Del Buono, parecchi parlamentari vorrebbero nuove elezioni. Li ho chiamati parlamentari, perché parlano molto, ma fanno poco (salvo aumentarsi lo stipendio di 750 mila lire al mese). Ma chi paga le nuove elezioni? Loro forse? Per seguitare a fare i loro giochini sotto bandiere che si passano di mano in mano? Noi abbiamo già espresso il nostro parere il 27 marzo, adesso sta a loro mettersi d'accordo, smettendo l'indegna cagnara. E' possibile che quasi nessuno capisca che siamo stufi di esser presi per il fondo schiena? Cesare Pirattoni, Torino ex patriota pentito al 75% G ENTILE Signor Pirattoni, sento che la sua indignazione è sincera e che non le basta «mandare a casa con pensioni Inps, sequestrando i beni accumulati in questi anni di malgoverno, i responsabili della prima Repubblica, incapaci e in buona parte tangentisti», lei vuole, lei si aspetta qualcosa di meglio dal futuro. Non è certo il solo, la posta di questo inizio dell'anno è a senso unico, manifesta una grande impazienza, a qualsiasi tendenza appartenga chi scrive. Ecco, a esempio, un'altra lettera molto decisa: «Egregio Sig. Del Buono, consiglierei l'onorevole Berlusconi di contattare l'avvocato Agnelli affinché lo iscriva all'Isvor di Marentino (noto centro per la formazione e l'aggiornamen- Chi pale nuelez gherà uove oni? to per dirigenti e quadri Fiat), per seguire un corso di base sulla "comunicazione efficace". Gli sarebbe utilissimo, considerato che in questi otto mesi di governo continua a sostenere che nessuno lo capisce. I giornalisti, i pensionati, le nonne, le zie e il Parlamento non lo capiscono. Ultimo, in ordine di tempo, chi non l'ha capito è il Capo dello Stato. Bene, la prima nozione della comunicazione è che, per essere efficaci, non conta ciò che si dice, ma conta ciò che ha capito il tuo interlocutore. Se lui non ha capito, la colpa è sempre di chi ha parlato perché non è stato in grado di trasmettere il messaggio efficacemente. In altre parole, l'asino non è stato in grado di spiegarsi... Mario Pavanello, Torino, quadro aziendale Iveco in quiescenza». Gentile Signor Pavanello, però qualcosa mi pare di aver capito. Che, arrivato al potere, il Cavaliere non vuol più muoversi, anzi non vuol neppure lontamente prendere in considerazione l'ipotesi di lasciare a qualche altro la responsabilità del disastro ereditato da predecessori infami, ci tiene troppo a passare alla Storia. Oreste del Buono

Persone citate: Agnelli, Berlusconi, Del Buono, Gentile Signor Pavanello, Mario Pavanello

Luoghi citati: Marentino, Torino