«Boris, salva i civili» di Paolo Passarini

«Boris, salva i ovili» «Boris, salva i ovili» Clinton chiede di evitare massacri WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Bill Clinton ha deciso di rompere un lungo e imbarazzato silenzio sulla crisi cecena, spedendo ieri una lettera al presidente russo Boris Eltsin. Si tratta di un appello a ridurre la perdita di vite umane, ma, lungi dal contenere critiche a Eltsin, sembra invece proporsi ancora una volta di sostenerlo contro chi starebbe prendendogli la mano. Il tono è di estrema preoccupazione. La lettera «solleva questioni sulle tattiche militari usate dai russi e lancia un appello a commisurarle in modo che le perdite civili possano essere ridotte». E' un modo neppure tanto indiretto per suggerire che componenti militari sembrano essere sfuggite al controllo del presidente russo. La posizione di principio dell'amministrazione americana sulla questione cecena è stata fissata parecchio tempo fa e resta la stessa: Clinton continua a esprimere il suo sostegno rispetto al diritto della Russia di difendere la propria «integrità territoriale». Il problema, però, nasce da come è stata gestita l'intera missione. «Sono sicuro che l'operazione in Cecenia - ha dichiarato il Segretario di Stato Warren Christopher - non è andata nel modo in cui il presidente Eltsin sperava andasse». Christopher, come anche il suo collega alla Difesa William Perry, aveva cominciato a introdurre qualche segno di preoccupazione nei giorni scorsi. «Cominciamo a essere molto preoccupati - aveva detto il Segretario di Stato - riguardo alle pesanti perdite di vite umane e stiamo dispiegando tutti gli sforzi diplomatici per assicurarci che il governo russo tenga nel conto dovuto questi valori». Una cosa, però, è essere preoccupati. Un'altra è sapere cosa fare. Gli Usa assistono sempre più impotenti alle pericolose evoluzioni della politica russa. Hanno puntato tutte le loro carte su Eltsin. Ma, nel corso dell'ultimo anno, il processo di riforma in Russia sembra aver fatto più passi indietro che avanti. Su Elstin si sono diffusi molti dubbi. Una qualche pressione su Clinton perché mandasse la lettera è stata esercitata anche dalla visita a Washington di Yelena Bonner, vedova di Andrei Sacharov, che ha rotto con Eltsin pochi giorni fa proprio a causa della crisi cecena. Un rapporto mandato a Clinton dalla Cia concorda con la Bonner sul fatto che Eltsin non stia esercitando «alcuna leadership», ma piuttosto per impotenza. Il rapporto descrive uno stato di salute sempre peggiore di Eltsin e rileva che ormai il ministero della Difesa è diventato ingovernabile. Ieri, intanto, il ministro della difesa francese Francois Leotard non ha escluso durante una visita in Germania, che l'Europa possa adottare sanzioni economiche nei confronti della Russia a causa della guerra nella Cecenia. Paolo Passarini

Luoghi citati: Cecenia, Europa, Germania, Russia, Usa, Washington