Antico dialetto nordico in due paesi di Puglia di Ed. Ball.

Antico dialetto nordico in due paesi di Puglia A Torino esce un dizionario francoprovenzale Antico dialetto nordico in due paesi di Puglia La prima parola è «abbaccà» che vuol dire abbassare, l'ultima è «zuzìje» ossia gelso. Un migliaio di parole sciorinate nel primo Dizionario francoprovenzale comparso in Italia (edizioni Dell'Orso, lire 38.000). Ne è autore Vincenzo Minichel • li, pugliese che da tanti anni vive a Torino. Ma chi sono i francoprovenzali e che c'entra un pugliese con loro? C'entra, eccome. A Faeto e a Celle di San Vito, paesotti del Subappennino Dauno, in provincia di Foggia, vive un migliaio di persone che discendono, per stirpe, da quelli che ancora oggi popolano la Valle d'Aosta e alcuni piccoli centri dell'Alta Valle Susa. Francoprovenzali, appunto. Questa «minoranza della minoranza» sarebbe giunta nel Sud italiano ai tempi di Carlo d'Angiò (XIII secolo): soldati che poi si trasformarono in contadini. E oggi, questo gruppuscolo continua a esprimersi nell'antico idioma con molte parole, però, ovviamente influenzate dalla sintassi dialettale meridionale. Minichelli, nativo di Celle, ha cominciato a raccogliere le «dizioni» della sua ancestrale parlata nel 1976. Era già a Torino e tale ricerca, condotta nel paese natale, era un modo per tenersi legato alla terra d'origine. Ne è uscita, dopo quasi 19 anni di lavoro, un'opera convincente sia sul piano linguistico che su quello della testimonianza diretta. Tullio Telmon, dell'Università di Torino, non a caso nella prefazione scrive «di gratitudine della comunità scientifica» per questo dizionario. Chiaro, razionale, molto documentato. Lo si può trovare alla Celid nell'Ateneo di via Sant'Ottavio; alla Stampatori, Sant'Ottavio 15 e alla Libreria Facoltà Umanistiche in via Verdi 39. Se amate le minoranze, non perdetelo. [ed. ball.]

Persone citate: Carlo D'angiò, Minichelli, Tullio Telmon, Vincenzo Minichel

Luoghi citati: Celle Di San Vito, Faeto, Italia, Puglia, Torino, Valle D'aosta