Aziende torna lo shopping

Aumentano le operazioni condotte da stranieri su gruppi italiani Aumentano le operazioni condotte da stranieri su gruppi italiani Aziende, torna lo shopping Fusioni e acquisizioni salgono del 55% MILANO. La febbre da fusioni ed acquisizioni, che nel 1990 aveva toccato in Italia il record con 920 operazione per un valore complessivo di 48 mila miliardi, torna a salire. Nel 1994 le operazioni sono state 597 contro le 385 dell'anno prima, per un valore che sfiora i 33.000 miliardi, con un incremento superiore al 60% rispetto ai 20.300 miliardi del 1993. Le cifre sono contenute in uno studio della Peat Marwick, e nel commentare questo risveglio, Franco Carlo Papa, che di Kpmg è il responsabile per l'Italia della Corporate Finance, osserva: «La tendenza è quella della ripresa del mercato, sia a livello nazionale che internazionale, e registra un ritorno di favore dell'Italia presso gli investitori esteri». Complice anche la lira debolissima, le operazioni dell'estero su Italia continuano a rappresentare un quarto del totale, ma sono aumentate di oltre il 50% in numero (dalle 92 del 1993 a 144) ed hanno mantenuto un valore elevato, soprattuto nel settore alimentare: Nestlè su San Pellegrino-Garma, Fromagerie Bel su Cademartori, Warner Lambert su Saila. All'interno della cifra totale, le operazioni Italia su Italia sfiorano il 60% (57% nel 1993), mentre si sono leggermente ridotte le operazioni Italia su estero, che scendono dal 19% del totale al 17%. A dare un colpo di acceleratore alle operazioni in Italia ha certamente contribuito la crisi di molte aziende, passate quindi di mano. «Le privatizzazioni hanno avuto un effetto trainante - dice ancora Papa - e il loro avvio ha sostenuto l'immagine dell'esecutivo, soprattutto all'estero, nonostante gli effetti positivi sul deficit pubblico siano spesso stati limitati dagli elevati livelli di indebitamento delle società dismesse». Insomma, resta il dato positi¬ vo della ripresa del M&A, che va di pari passo con un recupero di redditività di molte imprese e un'economia reale che sta ricominciando a marciare. E certamente le privatizzazioni sono tra i segnali positivi che hanno riportato sull'Italia i fari dell'estero. Nel 1994 si è completata la privatizzazione della Sme, la cessione dell'Uva Terni e anche l'Eni ha messo sul mercato molte società del gruppo. L'attività resta sempre concentrata (55%) in cinque settori, come negli an¬ ni prima, anche se con inversione di alcune priorità. Al primo posto (16% del totale) resta il settore finanziario, ma sale dal quarto al terzo posto il settore del credito (13%), esploso soprattutto per via della corsa alle banche. Scende dalla seconda alle terza posizione il meccanico ( 12%), dalia terza alla quarta l'agroalimentare, mentre l'informatica-elettronica spodesta il tessile-abbigliamento. Nel settore bancario, oltre al collocamento Comit, le operazioni più rilevanti hanno riguar- dato l'acquisto del Credito Commerciale da parte della Cassa di Parma e Piacenza, la fusione tra Cassa e Credito Agrario a Ferrara, l'ingresso di Cariplo in Caripuglia, il passaggio della Banca Mediterranea alla Banca di Roma e della Banca Lombarda al Credito Agrario Bresciano. Nella chimica, vediamo Enichem Synthesis passare dall'Eni alla Great Lakes Chemical, il settore dei parossidi Eni finire sotto il controDo dell'olandese Alko Nobel. Lo studio sottolinea come, tra gli stranieri più attivi, restano in testa le società americane, seguite da quelle francesi, tedesche e svizzere. Nonostante la maggiore cautela legata ad una lira svalutata, ci sono state alcune importanti acquisizioni italiane all'estero. Basti ricordare i 260 miliardi pagati da Elsag Bailey per rilevare Fisher&Porter, la francese Alcera-Gambin rilevata dalla Fiat tramite la consociata Graffestaden per 190 miliardi e gli investimenti di Sasib in Olanda (Rijkart) e Stati Uniti (Fma e Figgie International). Valeria Sacchi LA HIT PARADE DELLE OPERAZIONI ACQUISITA ACQUIRENTE QUOTA ACQUISITA IMP0RT0 (IN%) (MLD Dl LIRE) 1 SME Edizione Holding 32 704 Leonardo Finanziaria Moevenpick Holding Crediop 2 AST Acciai Speciali Terni KAI 100 600 3 La Fondiaria Assicurazioni Fondiaria 20 518 4 Saint Louis Hi) 10,2 450 5 Creclito Commercials Cassa di Risparmio di Parma 65,1 442 6 Galbani BSN Danone Group 10 435 7 Squibb Diagnostics Bracco 100 430 8 Caripuglia Cariplo 50,7 400 9 Cirio-Bertolli-De Rica FiSvi-Sagrit 62,1 311 10 Telepiu Richemont 25 290 Benetton: ha comprato Autogrill