«Campioni dei quiz in tv grazie a un trucco»
«Campioni dei quiz in tv grazie a un trucco» Genova, dopo il Signor No interrogata un'ex partecipante di Flash. Ma lei replica: ho solo scovato volti interessanti «Campioni dei quiz in tv grazie a un trucco» // magistrato: risposte date in anticipo ad alcuni concorrenti di Telemike GENOVA. C'è un modo quasi sicuro per vincere ai telequiz. Basta rivolgersi alla persona giusta, al talent scout delle tue qualità nascoste e il gioco è fatto. Gabriella Baiesi, genovese di 46 anni, ha questa innata capacità oltre a quella di comprendere su che cosa verteranno le domande di Mike e ci azzecca almeno al 60 %. Lo ha detto ieri al sostituto procuratore Vito Monetti, che l'ha indagata di evasione fiscale perché si sarebbe fatta dare in nero 50 milioni da due campioni di «Telemike». Cinque dal vigile urbano milanese Antonio Barbato e 45 da Patrizia Cai, la bella ex campionessa che con le sue rivelazioni al magistrato ha provocato l'inchiesta. Monetti, però, non crede a queste facoltà divinatorie e sospetta che la Baiesi abbia fatto conoscere in anticipo le risposte esatte ai concorrenti. Ma neppure la pubblica accusa fa ipotesi su chi sarebbe stata la «talpa» capace di mettere il naso nella cartellina di Bongiorno. Due giorni fa il sostituto procura¬ tore ha indagato di evasione fiscale il «Signor No» di Canale 5, al secolo Ludovico Peregrini. Il magistrato non ha quantificato la cifra che il notaio prima di «Telemike» e ora della «Ruota della Fortuna» avrebbe intascato. Con la Baiesi è stato invece più preciso sulla scorta di testimonianze specifiche. Il vigile Barbato, ad esempio, è già stato interrogato dai carabinieri e ha confermato di avere versato alla talent scout genovese fra i 5 e i 6 milioni. I due indagati negano qualsiasi passaggio di danaro. Al massimo la donna ha ammesso qualche regalo di poco conto da chi, grazie ai suoi buoni consigli, riusciva a diventare un personaggio. E men che meno il «Signor No» e la talent scout hanno parlato sui presunti accordi preventivi con i partecipanti al quiz. «Sono falsità», tagliano corto. Durante le oltre tre ore di interrogatorio di ieri, la Baiesi ha raccontato il suo ingresso e la sua ascesa nel mondo dei telequiz, precisando che non ha e non ha mai avuto alcun rapporto di dipendenza o di collaborazione diretta né con la Fininvest e neppure con la Rti, la società che organizza le trasmissioni a premi. E questo lo ha confermato anche Peregrini, che quando è stato interrogato da Monetti ha detto che non erano certo loro a pagare la Baiesi per il lavoro che eventualmente svolgeva con i concorrenti. L'occupazione principale di Gabriela Baiesi è quella di intervistatrice per un importante gruppo di ricerche di mercato. Ma riesce anche a trovare il tempo per il suo amore di sempre: il telequiz. Era rimasta come folgorata dall'esperienza avuta agli inizi degli Anni Ottanta quando partecipò a «Flash» della Rai. Aveva perso alla prima puntata, ma le era rimasto il gusto di aiutare per amicizia gli altri concorrenti. Come esempio ha raccontato al procuratore di quando ha incontrato a Milano Barbato, convincendolo a presentarsi a «Telemike» come esperto di storia dei vigili urbani. Invece conobbe Pierangela Vallerino, l'ex campionessa di letteratura erotica, nel suo ristorante genovese di via Palestro. La Baiesi aiutò l'amica per farle capire come diventare una brava concorrente. Per l'accusa questo «aiuto» sarebbe consistito nel costruire il personaggio Vallerino con le scelta di una materia, la letteratura erotica, che era venuta in mente alla Baiesi più per l'aspetto fisico della futura campionessa che per i suoi studi. La Baiesi ha fatto anche una digressione sulla trasmissione di Funari «A bocca aperta», confidando che era pagata dalle 100 alle 300 mila a trasmissione, a seconda della lunghezza del suo intervento. Attilio Lugli A sinistra Ludovico Peregrini. Sopra Gabriella Baiesi
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