Il condono edilizio fa il pieno

Il condono edilizio fa il pieno Grillo: l'inflazione causata dai consumi. I commercianti: «Non sono aumentati» Il condono edilizio fa il pieno Radice: «Abbiamo già incassato2638 miliardi» ROMA. Il condono edilizio ha funzionato, conferma, «pienamente soddisfatto» il ministro dei Lavori pubblici Radice. «Al 3 gennaio - ha fatto sapere ieri - avevamo incassato 2638 miliardi». Le domande di sanatoria ammontano a un milione e sessantamila. E' stato quindi superato il gettito previsto per la prima rata, 2500 miliardi (in origme si trattava di duemila; la cifra è stata poi rialzata nell'ultima fase di discussione parlamentare). Il numero delle pratiche, in realtà, potrebbe essere superiore perché per la presentazione delle domande c'è ancora tempo. L'adesione, fa notare il ministro, è stata massiccia benché fino all'ultimo, per le successive modifiche dei provvedimenti, abbia regnato l'incertezza legislativa. I dati confermano che il fenomeno dell'edilizia abusiva è consistente soprattutto nelle periferie romane e al Sud. Il Lazio ha versato 400,3 miliardi, la Campania 390,6, la Sicilia 351,7; al contrario la Lombardia ha contribuito con solo 127,9 miliardi, il Piemonte e la Val d'Aosta con 87,7. Ha probabilmente contribuito al successo l'ulteriore allargamento della sanatoria deciso con emendamenti dell'ultima ora. E' proprio questo che scandalizza gli ambientalisti: secondo il deputato Verde, Scalia, «il ministro dovrebbe rendere noto quanti dei 2283 miliardi incassati provengono da abitazioni abusive superiori a 150 metri quadri, per i quali è difficile configurare lo stato di necessità. Tra gli speculatori disposti a sanare i grandi abusi ci sono imprese dell'economia criminale pronte a vendere immobili per migliaia di miliardi». Il successo del condono, che con le rate del '95 dovrà portare altri 5900 miliardi, rappresenta un piccolo segno tranquillizzante per la finanza pubblica. Si continua a discutere sul rialzo dell'inflazione manifestatosi a dicembre (tasso annuo 4,1%), che potrebbe rendere più difficile un calo dei tassi di interesse. Il sottosegretario Luigi Grillo ha cercato di sdrammatizzare: «L'inflazione è in aumento perché c'è una ripresa dei consumi, e questo è un fatto positivo. Il quadro economico è positivo sotto tutti i profili». Ripresa dei consumi? Le associazioni dei commercianti non la vedono. Polemizza con Grillo la Confesercenti: «Non comprendiamo da quali indicazioni il sottosegretario tragga la conclusione che sono aumentati i consumi. I commercianti, nelle recenti festività, non hanno registrato lo sperato aumento dei consumi, che sono anzi diminuiti sia nell'abbigliamento che neh'alimentare». Non polemizza la Confcommercio, ma anche nella sua analisi «la domanda di beni di consumo è ancora a un livello insoddisfacente» mentre la pressione viene dai costi.

Persone citate: Luigi Grillo, Radice, Scalia, Verde

Luoghi citati: Campania, Lombardia, Piemonte, Roma, Sicilia, Val D'aosta