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«Nessuno sgarbo al ricordo di Sylva» Roma: la Koscina, morta a Santo Stefano, è rimasta per 8 giorni all'obitorio «Nessuno sgarbo al ricordo di Sylva» La sorella: avrà una tomba degna della sua fama ROMA. Sylva Koscina avrà una tomba degna della diva che è stata in vita. E' stato risolto il mistero che voleva la salma dell'attrice parcheggiata in un magazzino del cimitero romano. Spiegato anche quello che molti amici e ammiratori dell'attrice hanno considerato un affronto alla sua memoria: la sistemazione della salma in un loculo, un posto in un palazzone della «morte» in mezzo a sconosciuti. Una sistemazione che è esclusa, ha chiarito la sorellastra dell'attrice, Ermika Koscina. Cadono così le polemiche nate da malignità che le hanno attribuito una certa indifferenza per la sorte di Sylva. Ai funerali della Koscina il parrucchiere delle dive, Sergio Valente, saputo del possibile loculo, si era fatto avanti per offrire un posto all'amica e cliente nella sua tomba di famiglia. «Io lo avrei fatto volentieri - ha poi detto - ma questa polemica sulla tomba mi pare di cattivo gusto e soprattutto dolorosa e inutile visto che la sorella di Sylva ha sempre pensato di fare il meglio per lei. E' stata fraintesa». Ermika Koscina è addolorata e offesa. «Al momento - ha spiegato - non avevo scelta. Dopo otto giorni ancora non è stata tumulata perché tombe a Roma da comprare non ce ne sono. Si debbono solo costruire. Non ci sono mai stati dubbi, doveva essere sepolta in qualche posto che non fosse un loculo. Non vi è stata negligenza o disinteresse da parte mia, ma solo iter burocratici da seguire». «La procedura vuole - ha continuato la sorella dell'attrice per chiarire tutti gli equivoci - che solo a tumulazione avvenuta, e cioè sabato prossimo, io possa firmare la domanda, già pronta, con cui chiedo al Comune di poter acquistare un terreno. Ho già pensato a un posto bello ma semplice per ricordare mia sorella col sorriso che l'ha accompagnata per tutta la vita». [m. e] L'attrice Sylva Koscina morta il giorno di Santo Stefano: aveva 60 anni