La montagna vinta da 13 lune

La montagna vinta da 13 lune L'«Almanacco» dei pastori quest'anno prevede tempo bizzarro La montagna vinta da 13 lune SECONDO i pastori l'anno con tredici lune è sempre bizzarro. Questo 1995 ne ha proprio tredici e la luna doppia cade in gennaio: il 10 e il 30. Che cosa allora dobbiamo aspettarci? Il Vero e Autentico Almanacco Meteoragnostico, 175 della Collezione che usciva sotto il nome di Giovanni Spello di Pojana Maggiore, per la prima quindicina di gennaio riporta: Tempo rotto con pioggia e neve sul principio, si rassenerà verso il 5. Nel 9 e 10 tempo burrascoso, vario il 13 e il 14. Ma dal Centro Sperimentale Valanghe di Arabba, del quale per esperienza mi fido, in questi giorni non riesco a ricevere il Bollettino niveometeorologico: il self-fax risulta sempre occupato. Ed è da immaginarlo: alberghi, aziende di turismo, maestri di sci e quant'altri operano nel turismo invernale vogliono sapere se sulle Dolomiti e dintorni arriverà o no la neve. Già, il Centro Sperimentale di Arabba è molto più credibile degli almanacchi e delle lune. Intanto il cielo è sempre più sereno, con albe e tramonti incantevoli sull'orizzonte delle montagne. Il vento del Nord l'altro giorno ha ripulito in fretta una velatura leggera di nubi alte e ha lasciato un bel freddo secco e scricchiolante sotto gli scarponi: si avvicina ai meno venti e andremo ancora più sotto. Un freddo sano che ci libererà di alcuni insetti infestanti che negli anni scorsi non riusciva nemmeno a ridurre. E la neve? Ma dove è andata la neve? L'abbiamo visto ora al telegiornale: è andata nel Sud, sugli agrumeti, sulle palme dei giardini di Palermo, sugli ulivi della Magnagrecia, sulle isole dei fichidindia dove proprio non serve e fa solo danno. Sarà stato il vento freddo dell'altro giorno che ha portato via le nubi di quassù per scaricarle laggiù? Non è stato certo la prima volta e non sarà l'ultima. Capitano ogni tanto queste perversioni meteorologiche e noi umani non possiamo farci niente, o non più di tanto per cercare di proteggere le coltivazioni, e attizzare il fuoco in casa. E cosa dire allora, della fioritura di ciliegi avvenuta nel novembre scorso sulle colline attorno a Marostica? Secondo i pastori il tempo è rimasto da maritare per poter fare i propri comodi. Mario Rigoni Stern

Persone citate: Mario Rigoni Stern

Luoghi citati: Marostica, Pojana Maggiore