Scommessa su Zazà

Gavazzeni dirige a Palermo Gavazzeni dirige a Palermo Scommessa su «Zazà » "771 PALERMO I ' ONOSCO in parte la Zazà I di Leoncavallo e non esiI i terei a dichiarare che fa ^ I parte di quella musica fra la più brutta che conosco». Così scriveva Luchino Visconti al maestro Franco Mannino all'inizio degli Anni 50 quando gli proposero la regia appunto di Zazà. Ma certamente il parere di Visconti era un po' azzardato. Altrimenti perché un musicista finissimo come il maestro Gianandrea Gavazzeni si appresterebbe a dirigere proprio Zazà domani sera al Teatro Massimo di Palermo? E perché un teatro rinomato per )e sue scelte colte e mai banali avrebbe messo in cartellone quest'opera dimenticata di Leoncavallo? Il maestro Gavazzeni è disposto a scommettere sul valore di Zazà e ne parla volentieri: «E' una commedia drammatica che traccia la biografia intima di una donna, una canzonettista nella Francia di fine 800. Ma non è un dramma verista come ci si potrebbe aspettare da Leoncavallo e non è neppure un'operetta anche se è ambientato nel mondo del teatro leggero. Zazà è un'opera liberty». E in piena epoca liberty vide la luce: «La diresse Arturo Toscanini nel 1900 al Teatro Lirico con protagonista Rosina Storchi» precisa Gavazzeni. E ancora, assolutamente liberty è l'ambientazione in cui Gianandrea Gav zzeni l'opera rinasce a Palermo, con le scene di Danilo Donati, la regia di Filippo Crivelli e Denia Gavazzeni Mazzola nel ruolo di protagonista. Dopo il debutto milanese di 95 anni fa l'opera ebbe grande successo e fu allestita in molti teatri per poi essere dimenticata. «Tornò in scena all'inizio degli Anni 40 alla Scala - ricorda Gavazzeni - quando la Scala era sfollata al Teatro Lirico a causa dei bombardamenti, poi ancora qualche ripresa e basta». Ispirato a un dramma del francese Pierre Berton il libretto di Zazà fu scritto da Leoncavallo stesso: «Come per Pagliacci - sottolinea Gavazzeni -. Spesso si dimentica che Leoncavallo era anche un uomo di lettere molto colto: si era laureato a Bologna con Giosuè Carducci». Zazà, che sarà trasmessa domani sera in diretta su Radiotre a partire dalle 20,30, si apre su un primo atto ambientato fra le quinte di un teatro di varietà. Uno spettacolo ((back stage» si direbbe se fosse un musical. «Ma anche nel mondo dell'opera il teatro nel teatro non è inusuale - conclude Gavazzeni -. Proprio Leoncavallo lo adotterà in Pagliacci, così come lo aveva adottato Donizetti in Le convenienze e le inconvenienze teatrali, oppure come faceva Strauss con Arianna a Nasso o con Capriccio)). Gianandrea Gavazzeni

Luoghi citati: Bologna, Francia, Palermo