«La farmacista ha l'Aids avvertite tutta Livorno» di F. G.

«La farmacista ha l'Aids avvertite tutta Livorno» Macabra catena di S. Antonio, ma è un falso «La farmacista ha l'Aids avvertite tutta Livorno» LIVORNO. Di catene di Sant'Antonio ne esistono molte, ma ora, grazie a un un mitomane, c'è anche quella dell'Aids. Tutto ha inizio qualche settimana fa a Livorno, dove per le vie della città appare un manifestino. Due le facce del ciclostilato, su un lato una paginetta scritta a macchina e sull'altra un certificato medico fotocopiato. I più curiosi ne leggono il contenuto ed ha così inizio, per una coppia di farmacisti famosi in tutta Livorno, un lungo tormento. «Quando ti serve una farmacia per comperare le medicine per curarti dai suoi malanni - scrive una mano anonima - non correre il rischio di contrarre l'Aids. Abbiamo saputo che la titolare della farmacia... ha l'Aids: è stata contagiata da suo marito che è omosessuale e tossico». Un messaggio choc che non pochi hanno creduto vero, dato che sul retro del testo faceva bella mostra di sé un certi¬ ficato medico. ((Abbiamo avuto prova del contagio di questi esseri immondi», continuava l'anonimo. «Ma nessuno è mai intervenuto per far smettere questa vergogna ed anzi tutti quelli che sapevano hanno taciuto per coprire questi due esseri immondi condannati a bruciare nell'inferno». E qui inizia il bello. L'anonimo denunziante invita i destinatari della missiva a diffondere e far circolare le accuse e le «prove», e lo fa dando il via ad una macabra catena di Sant'Antonio. «Fotocopia e spedisci subito - ordina l'accusatore - e comunque entro cinque giorni ad altre dieci persone che tu ami ed a cui vuoi bene quest'avvertimento prezioso». Ieri, dall'Usi 13 è arrivata una provvidenziale smentita. Il dottor Pacini, responsabile del presidio ospedaliero, ha definito «falso» il certificato. Ora i due coniugi si preparano a sporgere denuncia. [f. g.]

Persone citate: Pacini

Luoghi citati: Livorno