Il marito violento a letto finisce in manette di Fabio Albanese

Il marito violento a letto finisce in manette Il magistrato ha fatto arrestare l'uomo in attesa del processo perché minacciava la consorte Il marito violento a letto finisce in manette Catania, la moglie ai carabinieri: «Mi ha costretta a fare sesso» CATANIA. Il suo è stato un gesto risoluto quanto difficile, ma non più rinviabile: ha denunciato e spedito in galera il marito, accusato di averla violentata. Dal silenzio ovattato e falso delle pareti di casa, una storia di ordinaria violenza domestica questa volta finisce sul tavolo del magistrato. Lo scenario è rappresentato da un piccolo appartamento di due vani, alla periferia di Palagonia, un centro agrumicolo nel cuore della Piana di Catania. L'arrestato si chiama Michele D'Avola, 30 anni e il dramma della droga sulle spalle. D'Avola, operaio agricolo più disoccupato che impegnato a raccogliere arance nei campi della zona, si trova da ieri rinchiuso nel carcere di Caltagirone con l'accusa di violenza sessuale e atti di libidine violenta. La denuncia è partita tre settimane fa dalla moglie, una casalinga di 29 anni. Per quella denuncia l'arresto non era obbligatorio; ma il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Caltagirone, Salvatore Aquilino, dopo aver indagato e riflettuto un po', ha deciso quasi un mese dopo di spedirlo in galera, in attesa del processo. Ad indurlo a questa soluzione, probabilmente, anche le ripetute minacce che l'uomo avrebbe continuato a fare alla moglie, nonostante da quel momento non vivesse più con lui in casa: «E' un tipo violento - dicono gli investigatori - non si può rischiare». Secondo quanto la donna ha raccontato ai carabinieri di Palagonia, Michele D'Avola agli inizi di dicembre l'aveva costretta a un rapporto sessuale non voluto. Sembra che l'uomo volesse dei rapporti «contro natura» e che, al rifiuto della donna, l'abbia prima picchiata e poi violentata ripetutamente, tra urla e minacce. La donna ha atteso tra le lacrime tutta quella notte. Ma l'indo¬ mani mattina ha preso con sé i suoi figli di 5 e 8 anni, due maschietti, e li ha portati a casa della madre. Poi si è recata alla caserma dei carabinieri dove ha raccontato fin nei dettagli, con tanto imbarazzo ma altrettanto coraggio, cosa aveva dovuto subire la notte precedente. Il rapporto giudiziario è finito alla procura di Caltagirone mentre D'Avola in queste settimane ha tentato in ogni modo di «riprendersi» la moglie e riportarla a casa, anche con ripetute minacce. Fino a ieri, quando sono scattate le manette. Fabio Albanese

Persone citate: D'avola, Michele D'avola, Salvatore Aquilino

Luoghi citati: Caltagirone, Catania, Palagonia