Gaidar Una sconfitta catastrofica di A. Z.

Guidar Guidar «Una sconfitta catastrofica» MOSCA. «Un crimine di guerra e una catastrofe militare». Così ha definito ieri l'operato dell'esercito russo in Cecenia il leader del partito democratico «Vybor Rossii» Egor Gaidar. Dal 31 dicembre - afferma l'ex premier - il conflitto ceceno ha smesso di essere un affare interno della Russia e impone l'attenzione della comunità internazionale. «L'avventurismo del potere ha detto il padre della riforma economica liberista di Boris Eltsin -, che ha scommesso su una vittoria militare, rende ancora più grave la minaccia dell'instaurazione di un regime poliziesco nel Paese». Gaidar ha dichiarato di temere l'abolizione delle istituzioni democratiche e l'avvento al potere dei militari. L'ex fedelissimo del Presidente, passato all'opposizione con la crisi cecena, ha fatto tuttavia capire di sperare ancora in Boris Eltsin, «l'unico in grado di cambiare la situazione». Ma il Presidente deve «sbarazzarsi» dei falchi che lo circondano. Il gruppo parlamentare di Gaidar, «Vybor Rossii», ha insistito ieri per convocare una sessione straordinaria del Parlamento, in cui avanzare la richiesta di dimissioni del governo Cernomyrdin e, segnatamente, quelle dei ministri della Difesa e delle Nazionalità, Graciov e Egorov. Ma Gaidar ha annunciato che «per ora» i suoi alleati non chiederanno di avviare una procedura di impeachment contro il presidente Eltsin. [a. z.]

Persone citate: Boris Eltsin, Cernomyrdin, Egor Gaidar, Egorov, Eltsin, Gaidar, Graciov

Luoghi citati: Cecenia, Mosca, Russia