Terrore islamico in Egitto

Terrore islamico in Egitto Terrore islamico in Egitto Massacrati 8poliziotti e 3 civili Una provincia in stato d'assedio IL CAIRO. I gruppi integralisti islamici hanno cominciato in Egitto il 1995 con uno dei più sanguinosi attentati commessi contro la polizia degli ultimi anni, uccidendo otto agenti oltre a tre civili in separato azioni armate nella regione di Mallawi, circa 270 km a Sud del Cairo. Nel primo attacco, alle 7,30 locali, un commando ha fermato un minibus nel villaggio di Roda facendone scendere i passeggeri, contro i quali gli assalitori, il cui numero non è stato precisato, hanno aperto il fuoco indiscriminatamente, uccidendo cinque poliziotti e due civili. Un altro agente è rimasto ferito. Mezz'ora più tardi, altri terroristi hanno sparato contro un camioncino diretto verso il villaggio di Ashmunin, uccidendo un poliziotto e un civile, e ferendo un altro civile. Il terzo incidente è accaduto sempre a Roda, dove gli assalitori hanno sparato contro un autobus, uc- cidendo un poliziotto. Infine l'ultimo attentato è stato commesso nella città stessa di Mallawi, dove un poliziotto è stato ucciso nel quartiere di el-Hallaga. Le autorità hanno imposto un coprifuoco alla regione, dove le forze dell'ordine bloccano e ispezionano tutti i veicoli di passaggio alla ricerca degli assalitori. Secondo il ministero dell'Interno, i terroristi appartengono all'organizzazione clandestina «Jamaa islamiya», che avrebbe voluto vendicare la morte di sei suoi militanti, uccisi dalla polizia mercoledì scorso nella stessa regione. Già l'altro giorno un poliziotto era stato vittima degli islamici, la prima dell'anno nella spietata lotta scatenata dal marzo 1992 dai gruppi integralisti egiziani contro il regime del presidente Hosni Mubarak, con un bilancio di quasi 570 morti, inclusi 12 stranieri. La risposta delle autorità è stata risoluta: centinaia di militanti sono stati processati da corti militari e dal giugno 1993 ne sono stati impiccati 42. Negli ultimi mesi gli attentati sono nettamente diminuiti al Cairo dove tuttavia lo scorso ottobre è stato accoltellato Naguib Mahfuz, il premio Nobel per la letteratura 1988 - ma non sono cessati in Alto Egitto. Dopo le campagne repressive della polizia nella regione di Assiut, gli integralisti hanno spostato più a Nord le loro operazioni, nella regione di Mallawi, dove molte piantagioni di canna da zucchero, nascondiglio prediletto dei terroristi, sono state distrutte. Nella città - ha scritto il quotidiano in lingua inglese «Egyptian Gazctte» - il tasso di assenze dalle scuole raggiunge il 28 per cento, perché «i genitori temono per la vita dei loro bambini nel tragitto verso la scuola»; e anche i funzionari statali «ci pensano due volte prima di uscire per recarsi al lavoro». Intanto il governo ha deciso un nuovo giro di vite contro l'opposizione legale. La polizia di Mubarak ha arrestato a Kafr el-Dawar, nel Delta del Nilo, altri 15 esponenti del sedicente partito laburista, espressione della Fratellanza musulmana e unica reale formazione d'opposizione non relegata alla clandestinità. La scorsa settimana, la polizia egiziana aveva arrestato il presidente del partito, il giornalista Adel Hussein, che sta scontando 15 giorni di «arresti amministrativi» senza processo, e altri 13 membri del partito incappati in una retata compiuta nel quartiere cairota di Ein Shams. [Ansa-AdnKronos]

Persone citate: Adel Hussein, Hosni Mubarak, Mubarak, Naguib Mahfuz, Roda

Luoghi citati: Cairo, Egitto, Il Cairo