I pettirossi non dormono più

Londra, disturbati da luci e rumori cantano anche di notte Londra, disturbati da luci e rumori cantano anche di notte I pettirossi non dormono più eSTA succedendo un vero e proprio [pandemonio tra i pettirossi di Gran Bretagna. Incominciano a fare confusione tra il giorno e la notte. Dacché mondo è mondo sono sempre stati uccelli diurni. Hanno sempre cantato di giorno e riposato la notte. Ora inyece si sono messi a gorgheggiare a gola spiegata assai prima dell'alba, continuando allo stesso ritmo stressante per l'intera giornata. Ci sono uccelli come gli usignoli che si sentono cantare sia di giorno che di notte. Ma i pettirossi non hanno mai fatto nulla di simile. Cosa diavolo sta accadendo?, si domanda incuriosita e sgomenta la gente. E' presto detto. La colpa è tutta dell'inquinamento lumi- noso, come spiegano gli studiosi del British Trust for Ornithology. Ci sono migliaia e migliaia di pettirossi che popolano i giardini, i parchi e tutte le zone abitate del Regno Unito. In passato hanno sempre vissuto tranquilli e sereni conservando il loro abituale ritmo: canto di giorno e sonno di notte. Ma da qualche tempo a questa parte sono letteralmente abbagliati dal chiarore delle strade, delle piazze, delle grandi autostrade illuminate a giorno. E' quella gran luce che li traumatizza, che li sveglia anzitempo e li spinge a iniziare l'attività quotidiana con molto anticipo. Poveri pettirossi, vittime inconsapevoli degli artifizi umani. Confidenti, vivaci, curiosi oltre ogni dire, sono uccelletti che sembra cerchino di proposito la vicinanza dell'uomo, ignari dei pericoli cui vanno incontro in un mondo antropizzato, sempre più lontano dalla natura. Il loro canto, formato da strofe brevi ma straordinariamente variate, è una spumeggiante melodia. Can¬ ta il pettirosso fiero del vivace colore del suo piumaggio. Lo mette in evidenza rigirandosi apposta quando si sente padrone di un territorio. E' il suo modo di dire ai rivali: «State alla larga, perché qui il padrone sono io». Il suo è un canto aggressivo per eccellenza. Ma come fanno ora i pettirossi d'Inghilterra a sgolarsi per tante ore di fila senza concedersi un attimo di riposo? E' quel che si domandano preoccupati non solo gli ornitologi, ma anche gli amici degli uccelli, così numerosi in Terra d'Albione. Come sempre, ne siamo noi responsabili. Stiamo sconvolgendo i loro ritmi biologici. Vivere nello stretto ambito della sfera umana comporta non pochi rischi per le altre specie. Gli animali si dividono in due categorie. C'è chi si adatta alla rivoluzione apportata dall'uomo e chi invece soccombe. Tutto sta a vedere se i pettirossi inglesi appartengono alla prima oppure alla seconda categoria. Isabella Lattes Coifmann

Persone citate: Isabella Lattes Coifmann

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Regno Unito