«Piazza Affari chiede stabilità »

«Buono l'effetto delle privatizzazioni, però sul mercato ci vogliono più titoli» «Buono l'effetto delle privatizzazioni, però sul mercato ci vogliono più titoli» «Piana Affari chiede stabilità » Ventura: gli investitori fuggono MILANO. Chiude la Borsa italiana con un modesto bilancio di fine anno che preoccupa investitori ed operatori, e anche il presidente del Consiglio di Borsa, Attilio Ventura. Che riassume: «Siamo partiti con un inizio d'anno che aveva dato adito a grandi speranze. Poi, nella seconda parte ha preso il sopravvento l'incertezza». Le ragioni? «Più d'una. Per cominciare, l'andamento dei mercati internazionali dove, per fronteggiare una inflazione che peraltro non si è ancora evidenziata, ha prevalso il principio che fosse bene non far scendere i tassi. Da noi i tassi sono addirittura saliti e a questo si sono sommate le componenti del "rischio Paese". Così l'incertezza ha prevalso». Rischio Paese inteso come quadro politico? «Certamente. Aggiungo che, nella prima parte dell'anno, la nostra Borsa era stata spinta al rialzo anche dal forte contributo della componente estera; una componente che nella seconda parte si è completamente defilata». Gli stranieri sono però ricomparsi nelle ultime settimane... «Si sono tornati, favoriti anche da un cambio molto vantaggioso». Tuttavia, il cambio era favorevole anche un mese fa. «Può sembrare un paradosso, ma la crisi politica fa sperare che questo quadro politico dominato dall'incertezza possa trovare uno sbocco più stabile. E la stabilità è proprio la cosa che la Borsa ricerca. Il mercato si è un po' rianimato nella prospettiva che, qualunque sia la soluzione: elezioni o nuovo governo, essa assicuri una maggiore stabilità». E quindi, sono bastati un po' di soldi arrivati dall'estero per tirar su l'indice... «Non dobbiamo dimenticare che gli stranieri avevano disinvestito da noi quasi tutto. Hanno acquistato qualcosa e, data anche la modestia del mercato, è bastato questo a risollevare i corsi». Sono tornati anche gli italiani? «Direi di no, se non per qualche briciola. Comunque si è trattato di un recupero dell'indice del 10% dai minimi, che però si è già molto ridimensionato». Il presidente della Consob, Enzo Borlanda, afferma che la nostra Borsa, dal punto di vista normativo, è quasi del tutto a posto. «E' vero. Sia il quadro normativo sia l'organizzazione del mercato hanno fatto quest'anno grandi passi avanti. E nel '95, con le option e il decolo dei mercati locali, il riassetto sarà completo». Ma questi mercati locali non rischiano di finire come il Ristretto di anni or sono, dominato da poche mani, e quindi distorto? «Per adesso esiste solo una comi ce che deve essere riempita. Ma le aziende che possono accedervi so no numerose». Berlanda ha anche detto che il listino soffre di penuria di titoli. «Duecento titoli sono veramente pochini. Si farà il possibile per spingere le nuove quotazioni e, su questo punto, dovremmo essere favoriti dal programma di privatizzazioni sul quale contiamo molto per avviare un circuito virtuoso di nuovi ingressi, anche di privati». Le privatizzazioni già fatte hanno funzionato bene per il mercato? «Le privatizzazioni sono state fatte bene nel momento del collocamento, meno bene nel periodo successivo, poiché non si è lasciato spazio ai piccoli azionisti. I quali restano sempre con la netta sensazione di contare molto poco. La Borsa chiede comunque che dagli statuti delle società siano tolti tutti i limiti al possesso azio- I nario. Un inspiegabile vincolo alla ' libertà di mercato». Allude alle clausole del 3% e simili? «Questi limiti ingessano le società, impedendo di fatto di poterne modificare i controlli. Controlli che sono stati assunti con quote minoritarie, protette appunto dal 3%». Secondo lei arriveranno nuovi gruppi al listino? «Nella attuale situazione mi sembra difficile. Oggi, tutti gli sforzi sono rivolti al buon esito delle privatizzazioni, ma come Consiglio di Borsa ci impegneremo anche in una forte politica di marketing». [v. s.l UN ANNO SUL LISTINO [INDICE MIB] Attilio Ventura, presidente del Consiglio di Borsa

Persone citate: Attilio Ventura, Berlanda, Enzo Borlanda, Ventura

Luoghi citati: Milano