Intrastat, pedaggio per l'Europa

Intrastat, pedaggio per l'Europa Dietro il commercio con l'estero un intricato meccanismo di controlli Cee Intrastat, pedaggio per l'Europa / complicati modelli servono per le statistiche 31 GENNAIO, UN'OCCASIONE PER CAPIRE I MODELLI INTRA-STAT Ultimo giorno per la presentazione dei modelli Intra-Stat relativi al 4° trimestre 1994, presso gli sportelli degli Uffici doganali, da parte dei contribuenti con obbligo trimestrale, cioè quei soggetti che nel 1993 hanno effettuato operazioni intracomunitarie per un ammontare compreso tra 50 e 150 milioni di lire; nonché dei modelli INTRA-STAT annuali per i soggetti che hanno effettuato operazioni intracomunitarie per un ammontare inferiore a 50 milioni. MA COSA SONO QUESTI INTRA-STAT? Con la caduta delle barriere doganali e la liberalizzazione della circolazione delle merci nei Paesi Cee, nell'attesa del decollo della disciplina definitiva previsto, salvo proroghe, per il 1° gennaio 1997, le merci scambiate nell'ambito comunitario sono assoggettate all'Iva nel Paese di destinazione. IL RIEPILOGO DEIL'IMPORT-EXPORT I contribuenti che hanno effettuato cessioni o acquisti intracomunitari e registrato le operazioni relative nei registri Iva, dovranno presentare agli Uffici doganali i cosiddetti elenchi Intra-Stat riepilogativi delle operazioni intracomunitarie di m scambio di nel periodo. merci effettuate O"" L'OBIETTIVO [ DEI CONTROLLI Tutto ciò viene fatto al fine di permettere il controllo incrociato con la controparte Cee, nonché l'elaborazione di informazioni statistiche. La frequenza degli elenchi è rapportata al volume delle operazioni intracomunitarie poste in essere nell'anno precedente (o presunte per l'anno di inizio attività) e può avere cadenza: 1 - mensile se l'entità delle operazioni, distintamente per acquisti e cessioni, è stata superiore a 150 milioni; 2 - trimestrale se l'entità delle operazioni è stata inferiore a 150 milioni e superiore a 50 milioni; 3 - annuale se inferiore a 50 milioni. 31 GENNAIO, ANCORA UNA SCADENZA Il modello 780: è una dichiarazione per pochi. Entro oggi le Sicav (Società a capitale variabile) e i fondi comuni devono presentare il modello 780 ed eseguire il versamento dell'imposta sostitutiva alla competente Tesoreria provinciale. I servizi sono stati realizzati con la collaborazione dello Studio RIETTO - Torino

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