i riflettori sui dentisti

i riflettori sui dentisti i riflettori sui dentisti Dovranno «confessarsi» con l'erario COMPITI A CASA PER ODONTOIATRI Nel mese di gennaio, dentisti, odontotecnici e amministratori di condominio riceveranno dal «Centro informativo del ministero delle Finanze» un questionario che dovrà essere restituito debitamente compilato entro 30 giorni. Come è noto, con un Decreto del 6 settembre '94, il ministero ha avviato una nuova strategia nel campo della lotta all'evasione. Abbandonando, almeno in parte, il criterio dell'accertamento a campione, sono state individuate le predette tre categorie di contribuenti, con l'obbiettivo di procedere alla verifica della situazione fiscale di tutti i soggetti ad essi appartenenti. ACCERTAMENTI A TAPPETO Tra le modalità di accertamento, oltre alle usuali verifiche contabili, il Decreto prevede il ricorso prioritario ad accertamenti bancari e cioè alle movimentazioni ed alla consistenza delle disponibilità finanziarie di ciascun contribuente. Le ricerche bancarie sono purtroppo molto lente e complesse ed ecco che il ministero, con il dichiarato «obbiettivo di velocizzare le procedure di verifica», richiede la collaborazione degli stessi contribuenti soggetti a controllo. CHE COSA CHIEDE IL FISCO? Il questionario si compone di otto riquadri il primo dei quali riporta i dati degli investimenti risultanti all'Amministrazione finanziaria. Il contribuente dovrà confermare i dati se risultano esatti ovvero integrarli o rettificarli qualora risultino errati o imprecisi. Nei riquadri successivi vengono richieste le situazioni al 31 dicembre 1992, al 31 dicembre 1993 ed al 30 novembre 1994 in relazione a: IL POSSESSO DI AZIONI I) • titolarità diretta o indiretta di azioni o di quote di Società che interessano l'attività professionale (esempio: lo studio); 2) - le Banche ed Istituti di Credito, con relativi numeri di conto corrente, con le quali si sono avuti rapporti finanziari dal 31/12/92; 3) - i rapporti con Sim, Agenti di cambio, fondi di investimento, ecc., indicando alle predette date l'ammontare degli investimenti detenuti; 4) - i rapporti con Società di assicurazione, indicando i premi pagati per il Ramo Vita negli anni 1933 e 1994; 5) - i rapporti con Società fiduciarie, indicando l'oggetto dei singoli mandati; 6) - gli altri investimenti finanziari diretti ed in particolare il possesso di titoli, l'intestazione di quote di Società, altri investimenti mo¬ biliari specificandone il valore. DICHIARARE IL «TRAMITE» Per questo tipo di investimenti il questionario richiede esplicitamente di indicare anche eventuali investimenti realizzati «per il tramite» di appartenenti al nucleo familiare, come ad esempio azioni o quote di Società intestate al coniuge. L'ottavo riquadro del prospetto richiede l'indicazione degli «atti e degli investimenti effettuati dal 1989 al 1994» e cioè tutti i periodi di imposta ancora accertabili. Potrebbe essere questo un indizio, circa l'intenzione di procedere, nei casi in cui il reddito dichiarato sia incompatibile con gli investimenti effettuati, ad accertamento anche per gli anni anteriori ai 1993. A COSA SERVONO QUESTI DATI? I dati contenuti nei questionari saranno utilizzati dalla Guardia di Finanza e dagli Uffici finanziari per le indagini in corso o ancora da iniziare e costituiranno elemento di confronto con gli eventuali dati già richiesti agli intermediari finanziari. COSA RISCHIA CHI «BARA»? Molto: sarà sanzionato con una pena pecuniaria variabile tra le 300.000 ed i 3.000.000 di lire.

Persone citate: Ramo Vita

Luoghi citati: Tappeto