In piazza tra jazz e lenticchie di Paolo FrajeseMaria Grazia Bruzzone

In piazza tra jazz e lenticchie LA NOTTE DEI RADICALI In piazza tra jazz e lenticchie Pannella, Capodanno per i referendum CROMA ONSULTORES probi viri, consulta mala bestia», è scritto in giallo sui cartelli che chiudono i 110 chili di Marco Pannnella. E' quasi mezzanotte, e il leader radical-riformatore si aggira, in versione uomo sandwich, fra la piccola folla radunata in via XXIV Maggio, angolo piazza del Quirinale. Capodanno in strada, con musica e fiaccole, per i referendum. Come ai vecchi tempi gloriosi? Pannella getta un'occhiata diffidente. «Ma che vecchi e nuovi. I tempi sono sempre quelli, senza soluzione di continuità» dice inaspettatamente. Ma come, non siamo nella Seconda Repubblica? «Macché prima e seconda, la Repubblica è sempre la stessa», scivola via. Sarà pure. Ma intorno al capo di tante battaglie oggi sventolano le bandierine rosse e verdi di Forza Italia. Gli striscioni che si appellano a Scalfaro «Referendum, elezioni, sovranità popolare» si mescolano agli ((Auguri Silvio» del club Olgiata, organizzatore della festa. E il popolo radicale è ridotto a uno sparuto gruppetto di giovani. Il grosso del centinaio di manifestanti sono signore in pelliccia e uomini in loden o giaccone Fay, in mano fiaccola e bandierina d'ordinanza, l'aria vagamente smarrita mentre comincia a cadere una sottile pioggerella. Su un carrozzone, una jazz band di suonatori un po' attempati in paglietta, per restare in clima intona Singin' in the rain. Alla fine la questura ha dato il permesso di fare anche un po' di musica, ma senza grandi amplificatori. E a turno sul carrozzone salgono i politici. Per primo il padrone di casa, l'azzurro Enzo Savarese del club Olgiata, poi Gustavo Selva di An. Più tardi l'atmosfera si scalda. Arriva Emma Bonino, che si lancia in danze scatenate. Arrivano Maurizio Gasparri e perfino il direttore del Tgr Piero Vigorelli e Giorgio Albertazzi, si balla e si mangiano le lenticchie. Ma le grandi folle di romani e turisti sono tutte a salutare l'anno nuovo a piazza del Popolo, alla festa del sindaco Rutelli. Centomila persone, dicono, ma la piazza ne contiene anche di più, ed è gremita. Nera di teste col naso all'insù a guardare i fuochi d'artificio sparati dalla terrazza del Pincio, in mano le bottiglie di spumantino in vendita a 25 mila lire. Densa di braccia sollevate al ritmo afrocubano dei «Mocambo» che rimbomba nella piazza, fra petardi e mortaretti. L'assessore Borgna ha fatto le cose in grande. Enormi fotografie di vecchi divi di Hollywood proiettate sui palazzi, 50 pianoforti che hanno suonato colonne sonore di famosi film. A mezzanotte e mezzo Rutelli viene a fare gli auguri. Auguri rapidi e progressisti. «Un 1993 di pace, di lavoro, di solidarietà» e poi un grande «Evviva». Applausi, e si ricomincia a ballare. Trenini di ragazzi, anziani, polacchi e marocchini. Turisti giapponesi stupiti, biondi tedeschi che inscenano un ballo vorticoso. La politica sembra lontanissima. Ma, inaspettatamente, riemerge poco lontano, in via Margutta, sugli schermi dei computer collegati a Internet, la rete telematica globale a cui accedono 5 milioni di persone. La galleria d'arte Valentina Moncada ospita la prima «Notte nel Cyberspazio», in contemporanea con analoghe notti virtuali a New York, Londra, San Francisco e Sydney. Spulciando fra le informazioni della Cia, il Bollettino telematico dell'Arte, valanghe di giochi, banche dati e «chat-lines», ci si imbatte in uno scambio di messaggi in italiano sui rispettivi fallimenti di Berlusconi e Clinton. «Clinton almeno non si presenta in tv accusando magistrati e giornalisti di oscure trame politiche» digita da Los Angeles un affezionato utente del bollettino. «Comunque - aggiunge - la testa della Prima Figlia non l'ha scommessa con nessuno». E, viaggiando viaggiando, si scopre che tra gli abbonati a Mc-link, la rivista telematica che permette di «entrare» nella rete, ci sono Walter Veltroni, Giancarlo Magalli e Paolo Frajese. Maria Grazia Bruzzone Marco Pannella

Luoghi citati: Hollywood, Londra, Los Angeles, New York, San Francisco, Sydney