Il mistero Giappone Cinquanta le pellicole proposte al Massimo
RASSEGNA RASSEGNA IL MISTERO GIAPPONE Cinquanta le pellicole proposte al Massimo PER quanti sforzi siano stati fatti e per quanto prestigio abbia accumulato, il cinema giapponese continua a rimanere un oggetto misterioso non solo per il grande pubblico (che, perlopiù, avrà visto «L'impero dei sensi» di Oshima, e non certo in virtù dei suoi valori formali), ma anche per gli spettatori più attenti. Da non perdere, dunque, la rassegna che il Cinema Massimo propone dal 3 al 22 gennaio con il titolo un po' generico di «Panoramica sul cinema giapponese», promossa dall'Istituto Giapponese di Cultura di Roma e dal Cesmeo. Si tratta di una cinquantina di film, dai primi Anni 50 ad oggi, riuniti in otto capitoli che sono altrettanti percorsi di lettura tra i mille possibili e, perciò, non omogenei. Ci sono infatti, per esempio, rapide cavalcate in due filoni inesauribili, come i «Gjdai Geki» (termine generico che definisce i drammi storici) e i «Gendai Geki» (altro termine generico per i film sulla vita contemporanea). Altrettanto inconsistente appare il capitolo dedicato a «Sole e ac¬ ciaio: gli anni di guerra» (due soli film, anche se si tratta di due capolavori come «L'arpa birmana» di Kon Ichikawa e «Furjo» di Oshima) e quello intitolato a «Kurosawa tra il sogno e la realtà». Il vero piatto forte della rassegna è piuttosto rappresentato dagli altri tre capitoli («L'esplosione del Giappone insulare», «Il nuovo Giappone degli Anni 90» e l'«Omaggio a Takeshi Kitano»), che hanno il merito di proporre film recenti, segnalatisi nei principali festival internazionali - alcuni anche a Cinema Giovani - ma che non hanno mai avuto altra forma di circolazione. Da non perdere, soprattutto, i quattro film di Takeshi Kitano («Poliziotto violento», «Punto di ebollizione», «Silenzio sul mare» e «Sonatine»), che, oltre ad essere un attore straordinario e un comico di enorme successo nel suo Paese, si è rivelato un regista sensibile, dotato e intelligente. Sicuramente il talento più autentico espresso dal cinema giapponese degli Anni 90. Alberto Barbera VENERDÌ'
Persone citate: Alberto Barbera, Kon Ichikawa, Kurosawa, Oshima, Takeshi Kitano
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