A Catania, sull'Etna Osservatorio dedicato all'astronomo Fracastoro di Piero Bianucci

Osservatorio dedicato all'astronomo Fracastoro Osservatorio dedicato all'astronomo Fracastoro LA sede «stellare» dell'Osservatorio astrofisico di Catania a Serra la Nave (Etna Sud, quota 1710) è stata intitolata a Mario Girolamo Fracastoro, scienziato eh chiara fama scomparso l'anno scorso, che l'Osservatorio diresse e ricostruì dal 1954 al 1967. Fracastoro, di lontane origini veronesi ma cresciuto a Firenze alla scuola di Abetti, promosse il trasferimento dell'Osservatorio nella nuova sede della città universitaria, ma riuscì anche a riportare l'astronomia sul vulcano, dove era arrivata alla fine dell'Ottocento con Tacchini e Ricco. Lasciata la vecchia sede, poi travolta dalle lave nel 1971, Fracastoro realizzò l'acquisto di una considerevole estensione di terreno sulle pendici Sud-Ovest dell'Etna, a una quota ragionevolmente bassa, e riuscì ad attrezzare la nuova stazione con due telescopi di 91 e 61 centimetri, ai quali recentemente se ne è aggiunto uno L'astronomo M. Fracastoro al quale è stato intitolato l'Osservatorio di Catania a Serra La Nave automatico di 80 centimetri, al servizio di un attivo e frequentato centro di ricerca in campo fotometrico e spettroscopico. Lasciata Catania, Fracastoro diresse, rilanciandolo, l'Osservatorio astronomico di Pino Torinese. L'annuncio della dedica della sede etnea è stato dato da Marcello Rodono, attuale direttore, al congresso europeo d'astronomia tenuto a Catania. La figura dello studioso è stata rievocata magistralmente da Margherita Hack. Luigi Prestinenza Meteorologia dal video al manuale GLI italiani hanno scoperto la meteorologia attraverso le previsioni del tempo televisive. Merito della Rai è stato quello di consentire ai suoi meteorologi non soltanto di dare il risultato della previsione, ma anche di spiegare come ci si arriva. Nonostante ciò manca ancora nel pubblico la percezione di quanto la meteorologia applicata alla vita quotidiana possa essere utile: basti pensare alla prevenzione di disastri naturali, all'agricoltura, ai trasporti, allo sport, alla difesa dell'ambiente. Guido Caroselli, dal 1980 curatore della rubrica «Che tempo fa» di Rai 1, con questo libro fa compiere alla meteorologia un altro passo nella considerazione del pubblico. Guido Caroselli: «Il tempo per tutti», Mursia, Milano, 300 pagine, 28 mila lire Per milioni di anni e milioni di specie l'evoluzione è andata avanti per tentativi ed errori di tipo genetico. La trasmissione di informazioni in questo modo non può che essere piuttosto lenta. Con l'uomo c'è stato un salto di qualità. La trasmissione di informazioni è diventata essenzialmente un fatto culturale. Così ogni uomo, senza incertezze, senza tentativi ed errori, può partire dal punto di arrivo della generazione precedente. Il risultato è sotto i nostri occhi: un progresso esponenziale. Nel bene e nel male. Franco Prattico, con il suo solito stile accattivante, traccia la storia dell'avventura dell'Homo sapiens dalle origini a oggi. Dando risposte, ma anche ponendo saggi interrogativi. Franco Prattico: «La tribù di Caino», Raffaello Cortina Editore, 170 pagine, 28 mila lire Centinaia di perché nei campi più diversi della scienza, con le loro risposte. Dalla fisica alla zoologia, dallo sport alla musica. Professore di fisica all'Università La Sapienza di Roma, Frova da sempre si dedica alla divulgazione scientifica dimostrando grande abilità neh'«accendere i cervelli» dei lettori (l'espressione è di Piero Angela, autore della Presentazione). Da non perdersi la nota introduttiva, dove Frova mette in guardia dalla pseudoscienza che dilaga dagli schermi televisivi. Andrea Frova: «Perché accade ciò che accade», Rizzoli, 318 pagine, 14 mila lire L'oasi è anche una categoria culturale. Pietro Laureano, profondo conoscitore dell'ambiente sahariano, in questo saggio splendido anche quanto a iconografia, adotta l'accezione più ampia: oasi del deserto, ma anche il giardino come oasi, la nicchia archeologica, i trulli pugliesi e i Sassi di Matera, le oasi marine. Ed ecco che, come dice il sottotitolo del volume, l'oasi diventa un modello per il pianeta Terra. Pietro Laureano: «La piramide rovesciata», Bollati Borlnghlerl, 310 pagine, 70 mila lire Chi sente il fascino dell'arte rupestre passerà ore sulle splendide immagini e sugli ottimi testi di questo libro: un panorama di 40 mila anni di storia dell'arte tribale dai primordi alle popolazioni recenti, come i beduini, i boscimani, gli aborigeni australiani. Dopo la lettura, l'aggettivo «primitivo» acquista un nuovo significato. Emmanuel Anatl: «Il museo Immaginarlo della preistoria», Jaka Book, Milano, 422 pagine, 230 mila lire Ritorna in edizione aggiornata un testo ormai classico della divulgazione astronomica, che traccia con penna agile e rigorosa un panorama completo delle conoscenze attuali, dal Sole alla Galassia ai problemi dell'evoluzione stellare. Nella stessa collana si segnalano «Lo sguardo delle macchine» di Donald Norman su ergonomia e tecnologia dal volto umano, e «I volti della menzogna» dello psicologo Paul Ekman. Mario Rlguttl: «Cento miliardi di stelle», Giunti, Firenze, 380 pagine, 32 mila lire Tutti i fenomeni del cielo che ci riserva il 1996: uno strumento indispensabile per gli appassionati di astronomia «pratica». Salvo De Mels e Jean Meeus: «Almanacco astronomico 1966», Hoepll, Milano, 162 pagine, 26 mila lire Piero Bianucci