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LA CITTA' SEGRETA LA CITTA' SEGRETA Le memorie industriali e inediti sul Valentino LA città segreta», Archeologia industriale a Torino, foto di Bruna Biamino, testi di Valero Castronovo e Oddone Camerana, grande formato, 160 pagine, 90 mila lire. Finalmente un reportage, anche se incompleto, su una città sconosciuta, immensa e deserta, nascosta, destinata a scomparire in pochi anni. Immagini degli stabilimenti della Materferro, delle Officine Ferroviarie, Grandi Motori, le rimesse Atm di via Monginevro, la Michelin, le Officine Savigliano, la Venchi Unica, la Paracchi (tappetificio), di via Venaria, la ex Nebio- 10, già Dubosc, i gasometri dell'Italgas di corso Regina, e così via. Tutte fabbriche chiuse e obsolete, ormai luoghi metafisici, anche se inglobati nel tessuto urbano, e nella maggior parte dei casi, cospicui esempi di architettura industriale del principio del secolo. Del fotografo Dario Lanzardo invece, «Il parco del Valentino», ediz. Capricorno-Kosmos, grande formato, 150 pagine, 90 mila lire, testi (in italiano, francese e inglese), di Claudio Daprà, Maria Teresa Della Beffa, Piero Felisio, Costanza Roggero Bardel- 11. Un ampio reportage sul più famoso parco torinese (completato nella sua forma attuale nel 1876), stranamente negletto dal punto di vista editoriale. Quindi, scrive Lanzardo, «Un libro capace di coniugare analisi scientifica (ricordiamo il magnifico Orto Botanico) con rappresentazione poetica, di rapportare una lettura fotografica attuale con la memoria del passato». Immagini colte da inediti punti di vista, con rade luci invernali o pienezze estive, di alberi, fontane, busti di bronzo, il Borgo Medioevale, il Castello, il cui corpo centrale fu progettato dal Castellamonte. [r.sc]