LA CHITARRA DI FRED FRITH

MUSICA 90 MUSICA 90 LA CHITARRA DI FRED FRITH Martedì 12 al Piccolo Regio si conclude la rassegna LA stagione autunnale di «Musica 90» arriva al capolinea. La rassegna anche quest'anno ha proposto al pubblico torinese una variegata scelta di nuove tendenze - con un «picco» nel memorabile concerto di P. J. Harvey al Colosseo - e come ultimo appuntamento porta al Piccolo Regio, martedì 12 dicembre (ore 21,15) un rivoluzionario della chitarra: è l'inglese Fred Frith, Qui sopra il chitarrista inglese Fred Frith A destra la Hornbuckle Sotto Luigi Tessarollo e iljazzista David Murray che negli Anni Settanta impose il suo marchio sul rock progressivo britannico per poi trasferirsi a New York dedicandosi anima e corpo alla sperimentazione, con la ricerca di un linguaggio scarno, quasi minimalista, agli antipodi dal corrente chitarrismo logorroico del rock. Il quartetto che Frith presenta al Piccolo Regio è il frutto di quella sperimentazione: un gruppo nato per rappresentare l'opera frithiana dal titolo «The as usuai dance towards the other flight yo what is not», e poi evolutosi includendo nel repertorio brani degli altri componenti delia band, ovvero Nick Didkovsky, Marc Howell e René Lussier. Non è casuale che «Musica 90» si chiuda con un chitarrista: è la chitarra, infatti, uno dei «fil rouge» di questa edizione della rassegna. La sezione autunnale ha varato il «Guitar Project», oltre che con Frith, con il tedesco Caspar Brotzmann: e per la primavera prossima si annunciano almeno due presenze eccellenti, Glenn Branca e il mitico Robert Fripp. I biglietti per il concerto di Frith al Piccolo Regio costano 25 mila lire e sono in prevendita, senza sovrapprezzo, da Box Office Ricordi in piazza Cln 251. [g.fer.]

Luoghi citati: New York