Il piemonte dei formaggi Fra Bruss e Sajrass tutta la tradizione casearia

SPECIALITÀ' SPECIALITÀ' IL PIEMONTE DEI FORMAGGI Fra Bruss e Sajrass tutta la tradizione caseoria Di primo acchito possiamo dire che il Piemonte s'impone per i formaggi a pasta molle e semidura, un campo dove il braccio di ferro con i cugini formaggiari d'Oltralpe risulterebbe-alla pari. Si va come per i vini a dare un punto in più ai francesi per la loro collaudata capacità di garantire l'autenticità dei prodotti, di difenderli e diffonderli con magniloquenti TOME E ROBIOLE Don Roberto Verri dev'essere uno che guarda all'erba, oltre che al cielo, che pascola anime e capre, sapendo che la natura è gloria del Signore: come si legge in Francesco d'Assisi che scoprì l'ecologia prima degli ecologisti. Sta a Serale (Asti), con 5 o 6 giovanotti che, rasserenati da tramonti, dalle «aspro-magonose» bellezze del luogo, lo aiutano ad allevare capre e dimenticano gli intrighi dell'esistere artificioso. Viene dal Bergamasco, don Roberto. Per capire quale destino gli fosse apostolico-operativo, è andato a farsi mani da formaggiaio in Francia; poi ha decretato che in quella collina si poteva lavorare ad onore del peccato di gola e a conforto dello spirito. Ed ecco uscire dalla sua casearia operosità tomette che addomesticano ansie d'ogni genere e potrebbero anche suscitare angeliche elevatezze. Dice: 27 varianti, neDe gamme delle paste semi-fresche. Le trovate, non tutte, dall'amico Maurizio Robaldo (Trattoria del Mercato) in quel di Cravanzana, luogo di sublimi prelibatezze confortate da ampia letteratura: provare per credere. Tra le robioline di don Roberto quelle stagionale in cenere di ginepro e poche centinaia macerate nella vinaccia di moscato. Dio sia lodato ed anche la Comunità del Rocchino. Da don Roberto Verri, Serole (At), tel. 0144/94129 Un allettante piatto eli tipici formaggi piemontesi

Persone citate: Maurizio Robaldo, Roberto Verri, Rocchino, Serale

Luoghi citati: Assisi, Cravanzana, Francia, Piemonte, Serole