Maggi e gli altri Paesaggi capolavoro e l'originale Rovero

ALLA PALBERT ALLA PALBERT MAGGI E GLI ALTRI Paesaggi capolavoro e l'originale Rovero franca, una mente pulita, affettuosa ma distaccata, da uomo saggio. Oppure sono le scene estive nella dacia, fuori e dentro, con tanto verde, fiori; e anche tenerissimi quadretti invernali, con i legni colorati delle case contro la neve bianca. Meravigliosi per freschezza e precisione «impressionistica» anche i bozzetti a olio dove Savinov studia particolari dei quadri più grandi, o coglie la natura in un attimo. Ripeto: un pittore dalla testa pulita, senza sovrastrutture che non siano pittoriche. Un Maestro. Beppi Zancan Gleb Savinov Galleria Pirra Corso Vittorio Emanuele 82 orario 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 10-13; domeniche dall'8 dicembre anche pomeriggio. Fino al 7 gennaio. «Paesaggio invernale» di Chl> Savinov; a destra particolare di un dipinto di (Giuseppe Ainisani del 1915 Em dedicata specialmente " a Cesare Maggi e a Giovanni Rovero la mostra che Palbert ha preparato per questo dicembre 1995, due pittori a cavallo tra Ottocento e Novecento, ma attivi nella prima metà del Novecento, in quell'area temporale e culturale cos'i nevralgica e cosi trascurata dalla critica «alla moda». In entrambi la natura è ancora presente, talora in maniera preponderante, ma si respira già, a livello di tentazione, quella non regola del «tutto è permesso» che nel corso del secolo, attraverso successive sperimentazioni, porterà ai velenosi frutti di oggi. Cesare Maggi (Roma, 1881 Torino 1961) è pittore che affronta il paesaggio con esigenze oggettive che sembrano sottendere un principio etico, e con un bagaglio tecnico straordinario. Osservate in mostra l'abbacinante paesaggio di Bardonecchia, lo straordinario e inedito paesaggio di Sauze, il ritmato inverno in Val Gardena, la lirica caletta ligure e il paesaggio montano con gregge: cinque capolavori eseguiti in parte a spatola (montagne, rocce, terreno, boschi) in parte a pennello (cieli, nuvole, acque) con magistrale sicurezza di mezzi e di risultati. Giovanni Rovero (Mongardino, Asti, 1885 - Noli 1971), pur di statura artistica evidentemente minore rispetto a quella di Maggi, non è di minore personalità, inventiva e originalità. Palbert ha in mostra almeno tre suoi riuscitissimi paesaggi: quello primaverile con la collina di Superga, un altro primaverile, probabilmente ripreso nella stessa zona, e un fiume Po con i canottieri di sorprendente composizione. Sorprendenti anche i colori della tavolozza roveriana: rosa, aranci, azzurri e verdi delicati che preludono a Lilloni e ai chiaristi lombardi, ma li superano in varietà e finezza. Pregevoli opere di Deabate, Follini, Reycend, Boetto, Garino e un bellissimo ritratto di donna «con vestito Liberty» di Giuseppe Amisani rendono molto ricca e godibile questa mostra da non perdere. [b. z.] Cesare Maggi e altri pittori del primo Novecento Palbert Corso Vittorio Emanuele 28; orario 912 e 14,30-19; domenica 9-12,30. Fino al 23 dicembre.

Luoghi citati: Bardonecchia, Mongardino, Roma, Torino