IL RITORNO DELL'OPERETTA La duchessa del Bal Tabarin con Barbero e la Congia

IL RITORNO DELL'OPERETTA IL RITORNO DELL'OPERETTA La Duchessa del Bai Tabarin con Barbero e la Congia e: CCOLA di nuovo qui: coperta di diamanti in Strass e boa di quasi-struzzo, circondata di spasimanti svenevoli o senza scrupoli, ma soprattutto accompagnata da una musica di sempre felice ispirazione, giunge all' Alfieri la Duchessa del Bai Tabarin, la seducente creatura che Leon Bard - alias Carlo Lombardo - ideò per il pubblico italiano nel 1914 (martedì 5 alle ore 20,45 con repliche mercoledì e giovedì alla stessa ora e venerdì 8 alle 15,30). Ispirata all'operetta Majestaet Mimi di Bruno Granichstaedten, la Duchessa di Leon Bard appare oggi come imo degli ultimi prodotti di una società in drammatica evoluzione, amante del frivolo, ma già presaga dell'unminente fine. La trama è esemplare: la ballerina FrouFrou sposa un Duca ma, poiché non riesce a comportarsi in modo consono al suo nuovo rango, si vede imporre dal titolato consorte un periodo di assoluta fedeltà. Retribuito a caro prezzo, naturalmente. La fanciulla accetta, ma una ridda di tradimenti e di situazione imbarazzanti pongono seriamente in pericolo la conquista del cospicuo gruzzolo. Dopo una fulminante serie di colpi di scena, l'immancabile lieto fine arride a tutti i protagonisti della vicenda, amena e sot- Qui sopra, Franco Barbero. Maria Rosa Cangia ('Massimo Bagliani . I sinistra, la Compagnia di scena all'Alfa | tinnente amorale nello stesso i tempo. Interpreti della briosa partitura, non di rado costellata di finezze strumentali, sono gli artisti della Compagnia Italiana di Operette: nei panni di FrouFrou canta e recita Maria Rosa Congia, mentre il comicissimo ruolo del Duca di Pontarcy è ricoperto da Franco Barbero. Ai due protagonisti fanno corona, tra gli altri, Massimo Bagliani, Giuseppe Pollini e Maria Carla Ferri; Maurizia Camilli firma la regia, mentre l'orchestra è diretta da Giuseppe Ratti. [a. fe.] IN CANAVESE A POMARETTO, SETTIMO, VILLARBASSE IL Canavese è diventato crogiolo di musica: segno di un risveglio che la provincia, e non soltanto nel Torinese, è capace di stimolare. A Cuorgnè prende il via domenica 3 alle 21,15 ima serie di tre appuntamenti nella chiesa parrocchiale di San Dalmazzo. E' un concerto organistico che ha come protagonista Fabrizio Galeati, esecutore di pagine di Bach, Stanley e Padre Davide da Bergamo. Anche Castellamonte si mobilita proponendo quattro manifestazioni musicali nella chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo, alla Rotonda AntoneUiana: dopo la serata d'esordio del 30 novembre con il Coro Eufoné, ecco giovedì 7 alle 21 l'Orchestra da Camera d'Ivrea diretta da Antonello Gotta. Bellissimo il programma, che comprende i tre più famosi Concerti per il Natale (di Manfredini, Corelli e Torelli) e lo «Stabat Mater» di Pergolesi, al quale prendono parte come solisti il soprano Erina di Nissa e il contralto Silvana Silbano. Da segnalare l'appuntamento che il Civico Istituto Musicale Cuneo e il Comune promuovono per il noventesimo anniversario del conferimento a Ciriè del titolo di Città. E' fissato per sabato 2 alle 21 nel Centro Socio Culturale di corso Nazioni Unite 32 e vedrà l'intervento di un ottimo duo pianistico formato da Fabrizio Gallina e Sandro Leone. Tutti accattivanti i brani in locandina: «Dolly» di Faine, «Danze slave op. 72 n. 2, 5, 7» di Dvorak,

Luoghi citati: Bergamo, Ciriè, Cuorgnè, Pomaretto, Settimo, Villarbasse