Accardo e il suo violino Con i «magnifici quattro» in una serata schubertiana di Armando Caruso

LINGOTTO LINGOTTO ACCARDO E IL SUO VIOLINO Con i «magnifici quattro» in una serata schubertiana BENTORNATO Maestro. Salvatore Accardo, questa volta con il suo Quartetto, suona al Lingotto, per riproporre lo schietto successo ottenuto nello stesso Auditorium alla guida dell'Orchestra Nazionale della Rai il 18 ottobre scorso. E se allora aveva affrontato il Concerto di Giovan Battista Viotti per violino e orchestra, la Sinfonia della «Scala di seta» di Rossini e la Sinfonia n. 6 di Beethoven, ripetuti con eguale entusiasmo all'Auditorium di piazza Rossaro, il 4 dicembre alle 20,30 con i fidi Margaret Batjer (violino), Toby Hoffman (viola), Rocco Filippini (violoncello) e Gary Hoffman (violoncello) dedicherà la serata a Schubert: Quartetto op. 161 in sol maggiore e il Quintetto op. 163 in do maggiore. Accardo, i suoi «magnifici quattro» e Schubert: l'atmosfera al Lingotto si colora di nostalgie, assume espressioni di puro lirismo, si scioglie nelle più fluenti delle melodie. E cosi Schubert supera la forma classica per raggiungere un nuovo mondo romantico, secondo una concezione opposta a quella che ispirò la musica di Beethoven. Schubert asseconda la sua . I fianco. Salvatore Arando, lunedì -t al Lingotto con il suo Quartetto. Sella foto sotto, lo •Moroni' organista Paola Di/iielromarìa nel concerto furi 70 anni ciclici morir di Piergiorgio Frassati natura mite, introversa, si nutre del suo stesso lirismo, evoca per immagini ogni suo più puro sentimento. Così, se nel Lied egli accentua i suoi stati d'animo cogliendoli dalla tradizione popolare e dalle composizioni poetiche, nei Quartetti compie un miracolo di purezza melodica tanto che tra archi dell'ensemble e del solista il dialogo raggiungono momenti di alta intensità contemplativa. Sarà quindi un vero godimento assistere al concerto del Quartetto di Salvatore Accardo. Restituì'o ad una serenità che nei mesi scorsi era stata scalfita dalle polemiche al San Carlo di Napoli, Accardo, sin dal suo graditissimo riapparire a Torino nell'ottobre scorso, ha mostrato di essere in gran forma. Ne è stata dimostrazione, appunto, l'esecuzione del Concerto di Viotti. Lunedì Accardo si abbandonerà alla musica da camera con quella sua solarità, quel messaggio di colore e di vita che possono persino illuminare le pagine schubertiane. Doti queste che assieme al fraseggio musicale, alla cantabilità del suo violino, ne sono sicuramente l'espressione miglio- uoù el ti amrdi e el o nio cera he ro osa e In tutto ciò favorito da quegli straordinari musicisti che sono la Batjer, i due Hoffman e Rocco Filippini, ormai da anni inseparabili nelle esecuzioni con Accardo. Ed è questo un altro dei segreti per far musica da camera: l'essere totalmente sicuri di ritrovarsi ad ogni minimo cenno d'intesa. Sarà un'occasione quella di lunedì, per applaudire Rocco Filippini, uno dei musicisti più sensibili della generazione di mezzo e apprezzat.issimo didatta. I biglietti sono ancora in vendita al Box Office Ricordi, piazza Cln. Armando Caruso

Luoghi citati: Napoli, Torino