ANDARE PER VINI NOVELLI Per assaggiare un bicchiere della vendemmia più recente

ANDARE PER VINI NOVELLI ITINERARI ANDARE PER VINI NOVELLI Per assaggiare un bicchiere della vendemmia più recente Isanti sono arrivati in enoteca: allegri, briosi e beverini. Sono i vini novelli molti dei quali si riferiscono proprio ai santi del calendario. Sono arrivati dal 6 novembre (data fissata da decreto ministeriale) pronti ad ingaggiare la sfida con i francesi del «Beaujolais nouveau», che ha rilanciato agli inizi degli Anni Settanta la moda del bere il vino nuovo. Già la tradizione contadina voleva che il mosto appena svinato fosse messo alla prova del palato accanto ad un camino acceso e ad un bel mucchio di caldarroste. Per farlo, la moderna tecnica enologica consiglia la pigiatura soffice e la macerazione carbonica, una fermentazione controllata in assenza di ossigeno. I grappoli interi si mettono con gli acini in vasche sature di anidride carbonica che mantiene intatti gradevolezza e profumi del mosto. Rosso, fresco, di modesta gradazione, intensamente aromatico con sentori di fragola, pesca, mirtilli, i novelli piacciono soprattutto a giovani e donne. Piacciono perché sono a «tutto pasto», facili da abbinare, poco alcolici e di costo moderato (dalle 6 alle 9 mila a bottiglia). In Piemonte le aziende FESTA DEL BOLLITO Nell'ambito dell'Autunno Gastronomico, l'amministrazione comunale di San Damiano d'Asti ripropone un festival del bollito a prezzi certi: «Dobbiamo una grossa parte di merito del successo delle passate edizioni - dicono a San Damiano - all'ottimo lavoro dei nostri ristoratori che sanno riproporre con la loro cucina la stagionalità dei frutti, offrendo piatti basati sui ricchi prodotti che la natura ci offre in quest'epoca, presentati secondo le tradizionali ricette» Da domenica 19 novembre al 18 dicembre, nei giorni festivi e prefestivi, su prenotazione, si potrà degustare un «importante» bollito misto sandamianese con i sette canonici pezzi di carne diversa. Sarà il piatto centrale di un menù tipico proposto dai ristoranti del posto, per la cifra di 35 mila lire che comprederà tre antipasti e due primi della casa, un sontuoso piatto di bollito misto piemontese accompagnato da bagnét, un fragrante bonet, frutta cotta, caffè e vino barbera. I ristoranti che aderiscono al Festival possono essere contattati direttamente (prefisso 0141): La Lanterna (tel. 982.217), Reale (tel. 982.203), La pentola magica (tel. 977.234), da Rosy (tel. 982.225), La Fontana (fr. S.Giulio) (tel. 977.123), Trattoria da Mario (fr. S. Pietro) (tel. 977.145) e Piemonte (tel. 982.207). impegnate con questo tipo di vino sono una decina, ma la pattuglia dei «novellieri piemontesi» oggi è piuttosto variegata. Un gruppo di sette aziende aderisce all'Istituto vino novello piemontese, che si è dato una serie di regole comuni. Il marchio scelto è un N maiuscola che sbuca in un bicchiere. Ne fanno parte le aziende Bava di Cocconato con il «Primovino», Boffa di San Marzano Oliveto col «Prima d'Autunno», Casetta di Vezza d'Alba che propone il «Novello di San Martino», Chiarlo di Calamandrana con il «Fior d'Autunno», Tenute Luigi IV di Canelli, Terre da Vino di Moriondo Torinese con un novello di freisa, Valfieri di Costigliele. • Quest'anno la novità importante è che per la prima volta il Novello piemontese è doc. La nuova denominazione «Monferrato» ha inglobato anche i novelli. Sull'etichetta quindi accanto al nome aziendale del vino compare la dicitura «Monferrato novello doc». Sul mercato ci sono anche tra gli altri, il novello dell'azienda Marchese di Gresy di Barbaresco e lo storico «San Carlo» della Bersano di Nizza Monferrato. Fu Arturo Bersano, l'estroso MASTER IN Un «master in barbera» per appassionati e gourmet. E' la proposta avanzata da Arcigola, sodalizio con sede nazionale a Bra che ha condotte enogastronomiche in tutt'Italia. La barbera, rigorosamente al femminile nonostante ci sia un partito del «barbera» al maschile, sta vivendo un momento di notevole evoluzione e successo sui mercati italiani e stranieri. Arcigola propone una serie di incontri per offrire l'opportunità di conoscere da vicino l'attuale situazione produttiva di questo vino, mettendolo a confronto con rossi importanti di tutto il mondo. Con la la guida di Sandro Sangiorgi i partecipanti avranno modo di: degustare il meglio delle barbere piemontesi, assaggiando le ultime annate di Monferrato e Langa e compararla con una serie di grandi vini italiani e stranieri. Le serate sé-terranno in tre aziende astigiane da anni impegnate nella valorizzazione di questo vino. Ecco il programma: 1° dicembre Cantina Bersa-' no piazza Dante 21, Nizza Monferrato; 13 dicembre Cantina sociale di Mombaruzzo, via Stazione 15; 14 dicembre Cantine Michele Chiarlo, strada statale Nizza-Canelli, Calamandrana. Costo di partecipazione alle tre serate, 100 mila lire. Iscrizioni telefonando ai fiduciari Arcigola Tullio Mussa (0141 726.991) e Giovanni Ruffa (0141 211.488). Alla ricerca dell'ultimo ri/io «russo, fresco, e di modesta gradazione»