L'antica faggeta di Palanfrè La grande abetaia di Orvieille

TRA RICCI E FOGLIE SECCHE TRA RICCI E FOGLIE SECCHE L'antica faggeta diPalanfrè La grande abetaia di Orvieille VAL GRANDE DI VERNANTE Bosco di Palanfrè. Stupenda faggeta tutelata fin dal 1700, anche perché proteggeva l'abitato di Palanfrè dalla caduta delle valanghe. Oggi l'antica fustaia è riserva naturale della regione. Il «bosco bandito» ospita faggi monumentali, alcuni con oltre 300 anni di vita e dimensioni e forme ragguardevoli. Il paesaggio è unico, il silezio totale. Da Cuneo si percorre la statale n. 20 del Colle di Tenda toccando prima Vernante e poi, deviando a destra per la Val Grande, si giunge a Palanfrè. Dalla piazzetta del paesino si imbocca il sentiero-natura (la Via di téit) che, in direzione Sud, conduce ai piedi della faggeta costeggiando alcuni ruderi e entra quindi nel Vallone degli Alberg. H Centro visite del Parco è situato presso la Pro loco di Vernante. //; alto a sinistra il bosco di cembri dell'Alevé nel vallone di i alla/ita (Tal l'ardita) A destra macchia di betulle Sotto felci in un bosco di pini VAL VARAITA n Bosco dell'Alevé. Occupa il versante orografico sinistro della Val Varaita, a Est del Vallone di Vallanta, nel territorio comunale di Sampeyre, Casteldelfino e Pontechianale. 817 ettari in tutto, è la cembreta più estesa d'Italia, iscritta dal 1949 nel libro nazionale dei boschi da seme. Difficile incontrare una foresta alpina più suggestiva dell'Alevé, soprattutto nelle aree in cui la presenza dei cembri è totale, senza intrusioni di altre essenze vegetali. I sentieri più battuti attraversano il bosco salendo verso i bascoli d'alta quota, e non è facile inventarsi dei percorsi circolari. In ogni caso, se le condizioni climatiche e ambientali lo permettono, è possibile passeggiare tra i pini secolari, senza spingersi a quote troppo elevate. Si parte dalla strada di fondovalle nel Vallone di Chianale, poche centinaia di metri a valle dell'abitato di Castello di Pontechianale (parcheggio a breve distanza dall'imbocco del sentiero). Il percorso comincia sul lato destro della strada, dietro un pilone votivo e una croce in legno, 100 metri prima del ponte sul Vallanta. VAILE DI SUSA Il Gran Bosco di Salbertrand. E' il bosco per antonomasia, ideale per passeggiate di ogni tipo. A patto di non dimenticare la macchina fotografica e binocolo, perché è facile incontrare cervi e caprioli, e talvolta anche galli forcelh, permei, e persino l'aquila. Dal punto di vista forestale, in virtù del suo legname pregiato, già due secoli fa la zona era considerata il comprensorio più importante del Piemonte. Le orditure in legno della basilica di Superga, del Castello di Venaria Reale e dell'Arsenale di Torino sono state realizzate con traviprovenienti dal Gran Bosco. Facilissimo l'accesso: dall'autostrada del Fréjus si esce a Oulx e si punta su Salbertrand, dove si trovano la sede del Parco (tel. 0122/854720) e le indicazioni per raggiungere l'area di parcheggio, la Pinea. A piedi, si prende la strada sulla destra (indicazioni per Sersaret-Monfol) e, dopo 150 metri, si svolta a sinistra sulla comoda mulattiera (sentiero Sersaret) che sale nel bosco (deliziosi scorci panoramici sul fondovalle), sino ai prati e ai pascoli del Sersaret. Nella zona sono possibili anche altri percorsi. VALSAVARENCHE Bosco di Orvieille. Sulla sinistra orografica della Valsavarenche, è uno stupendo bosco di abeti, tra i più estesi del versante valdostano del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Nel bucolico ripiano prativo di Orvieille sorgeva la casa di caccia di Vittorio Emanuele IL II percorso, facile e adatto anche alle famiglie, si snoda sulla ex strada reale di caccia. Dopo Aosta, si abbandona la statale per il tunnel del Monte Bianco nei pressi di Villeneuve e si imbocca la strada epr la Valsavarenche. A Dégioz si gira a destra, si attraversa il torrente su un ponte e si parcheggia nei pressi di Vers le Bois. Una volta imboccato il tracciato, è impossibile sbagliare. In 2 ore e 30 si sale a Orvieille, che regala un magnifico panorama sulla Grivola e sulle pareti Nord più famose del Gran Paradiso. Roberto Mantovani Gianni Bressano

Persone citate: Bois, Chianale, Gianni Bressano, Roberto Mantovani Gianni