LE MOSTRE DEI SALAMON Silverio propone fogli antichi Gianni pagine dall'800 ad oggi

STAMPE STAMPE LE MOSTRE DEI SALAMON Silverio propone fogli antichi Gianni pagine dall'800 ad oggi i iClement dejonglie. il mercante disteunpe», acquaforte di Rembrandt pitano a Torino. Silverio Salamon apre la sua eposizione con due rare incisioni al bulino di Schongauer, tra cui la stupenda, commovente Crocifissione. Prosegue con tutti i piccoli maestri di Norimberga e arriva a Durer, con il piccolo, delizioso bulino della «Madonna sulla proda erbosa», e gli altri due con «Contadini in conversazione» e «Contadini al mercato». Presente anche la silografia-enigma di Baldung Grien intitolata «Lo stallieri' stregato». Di Callot sono in mostra «I balli di Sfessania», i bellissimi paesaggi di Lautensack, mentre di Rembrandt ammiriamo il «Paesaggio con disegnatore» e il ritratto di Clement de Jonghe, il mercante di stampe del più grande acquafortista della storia dell'incisione, che con rimpianto dedichiamo a Teresa Salamon. Capolavori di Tiepolo, Canaletto e Goya concludono la rassegna di Silverio. Da Gianni Salamon, giusto dietro l'angolo in via San Quintino 4, abbiamo visto una grande litografia di Toulouse-Lautrec che da sola impone una visita: rappresenta la scena di un processo. C'è anche un raffinato nudo di Felice Casorati, una marina di Carrà, una «Donna e Toro» di Picasso magistralmente risolta con la linea pura dell'acquaforte. Fogli di grande bellezza di Meryon abbiamo intravisto nell'angolo dello studio. Gianni Salamon comincia là dove Silverio finisce, cioè dall'Ottocento, per arrivare fino ai contemporanei. I due fratelli insieme coprono tutta la storia della grafica. Beppi Zanca ri

Luoghi citati: Norimberga, Torino