La Stampa - Consultazione Archivio

QUEI TRISTI AMORI QUEI TRISTI AMORI 77 dramma di Giacosa con Brusa e la Bosetti QUANDO la cultura non incede per rigide suddivisioni di territori e competenze ma amalgama esperienze diverse e di comprovata qualità in un progetto artistico comune, nascono spesso operazioni interessanti. E' il caso di una coproduzione Torino Spettacoli e C.R.U.T., che ha portato all'allestimento di «Tristi amori» di Giuseppe Giacosa, all' Erba dal 21 novembre al 3 dicembre. La regia è di Valter Malosti, gli interpreti sono Mario Brusa, Roberta Bosetti, Andrea Zalone, Stefano Lescovelli, Antonio Paiola, Greta Panigada e Barbara Callari. Abbiamo parlato di C.R.U.T., ma in particolare ci riferiamo a Roberto Alonge, docente di Storia del Teatro alla Facoltà di Magistero: il professor Alonge, infatti, ha dedicato quest'anno accademico a un corso monografico che indaga i «luoghi chiusi» nella drammaturgia tra Otto e Novecento soffermandosi nello specifico su alcune opere di Ibsen, Giacosa e Pirandello. «Tristi amori», scritta da Giacosa nel 1887, è non a caso ambientata in un unico luogo, il tinello di casa Scarti, «la versione piccoloborghese - spiega il docente - del più raffinato "salotto", consueto alla grande drammaturgia dell'Ottocento europeo». Valter Ma- Valter Malosti, regista di << Tristi amori». A fianco, Paola Pitagora nello spettacolo poetico al lo.Invarrà losti dal canto suo ha incentrato la propria tesi registica su questo luogo in cui tutto accade, un universo passionale dove la solidità della struttura drammaturgica viene astratta in un paradigma recitativo antinaturalistico eppure profondamente autentico. In ultimo, a prevenire facili osservazioni, afferma: «Può sembrare curioso o azzardato l'accostamento tra un regista di "ricerca" e un attore di teatro "popolare" come Mario Brusa. In realtà tutti e due facciamo semplicemente Teatro: se sarà di ricerca lo si vedrà dall'intelligenza del lavoro, se sarà popolare lo dirà il pubblico». [m. b.] UVARRA