I Bot e i «cd» bancari offrono tassi più alti

I Bot e i «ed» bancari offrono tassi più alti I Bot e i «ed» bancari offrono tassi più alti UN'ALTERNATIVA in grado di reggere il confronto con i certificati di deposito dello banche, se non addirittura con i titoli di Stato. Fino a qualche giorno fa il risparmio postale poteva presentarsi così agli investitori italiani. La riduzione dei rendimenti decisa dai ministeri del Tesoro e delle Poste cambia molto il quadro. TEMPI LUNGHISSIMI Oggi per ottenere un guadagno paragonabile a quello di strumenti simili occorre impegnarsi a mantenere l'investimento per periodi lunghissimi, come i 12 anni necessari per triplicare il capitale con i buoni a termine (il rendimento netto in tal caso è dell'8,8%) o i 16 anni che consentono di guadagnare, con un buono ordinario, il 10,06%. PERIODI PIÙ' BREVI Rendimenti analoghi possono essere ottenuti, in periodi di tempo molto più brevi, con i titoli di Stato: la tabella riporta, come esempio, emissioni di Ktp e Cct, alcune delle quali assai prossime alla scadenza, che offrono tassi intorno al 10%. CONFRONTO NEGATIVO Ma sulle scadenze più brevi il confronto è decisamente impari, sia che si guardi ai titoli di Stato sia 3i certificati di deposito delle banche. Con un libretto vincolato si usufruisce di un rendimento netto compreso fra il 4,125 e ii 5,625 per cento, ma è necessario attendere sei anni per recuperare capitale e interessi. 1 certificali di deposito emessi dagli istituti di credito (la tabella ne riporta alcuni a titolo di esempio) rendono fra l'8 e il 9 per cento, sempre netto, e in un periodo piii limitato, da due a cinque anni. PROBABILE FUGA Insomma, è facile prevedere che molti di coloro che avevano accordato la loro preferenza alle Poste finiranno per trovare altre strade, altrettanto sicure, ma più redditizie e meno vincolanti dal punto di vista della durata. CIFRE MODESTE A favore del risparmio postale continuano a giocare tuttavia due elementi. Il primo, più rile¬ vante, è la modestia delle somme necessarie per l'investimento. Per sottoscrivere i buoni ordinari sono sufficienti 500 mila lire, e la stessa cifra vale per i buoni a termine. Più elevata, ma sempre bassa, la somma minima per i libretti vincolati, un milione di li-