Scusi, oggi che inquinamento c'è? A roma previsioni quotidiane, come quelle meteo di Piero Bianucci

Scusi, oggi che inquinamento c'è? Scusi, oggi che inquinamento c'è? A Roma previsioni quotidiane, come quelle meteo stituto di fisica dell'atmosfera del Cnr, del Centro meteorologico dell'Aeronautica militare e dell'Istituto per la prevenzione e sicurezza sul lavoro. Porterà all'elaborazione di previsioni a breve periodo sulla salubrità dell'aria e aiuterà la stesura di progetti per il risanamento sul lungo periodo. Cioè sarà uno strumento utilissimo a sindau e assessori, che finalmente avranno la possiblità di studiare rimedi concreti contro l'inquinamento dell'aria in citta. Anche i cittadini saranno coinvolti in prima persona: tra un anno (inizialmente solo a Roma), accanto alle previsioni del tempo, potremo avere le previsioni dell'inquinamento. Ascolteremo moniti del tipo «Domani prevediamo alcune ore di aria inquinata stagnante: non portate a spasso bambini e, se proprio dovete usare l'auto, usatela nel pomeriggio». «Questo studio è nato dall'e¬ sigenza di gestire meglio i dati raccolti in fatto di inquinamento ambientale», spiega Antonio Febo, ricercatore dell'Istituto inquinamento atmosferico del Cnr e responsabile del progetto che avrà sede a Roma, a Villa Ada. «Grazie alle centraline che annusano l'aria delle città e ad altri sistemi di monitoraggio dell'inquinamento, oggi possiamo sapere molte cose di ciò che respiriamo, ma questi dati sono spesso impiegati per valutazioni superficiali e frettolose. E' necessaria un'analisi più approfondita circa le cause e l'evoluzione dell'inquinamento atmosferico di un'area cittadina. Noi intendiamo sperimentare un sistema integrato per indagare su tutti i parametri chimici, ma anche su quelli fisici dell'atmosfera (la pressione atmosferica, la capacità di rimescolamento dell'aria, i campi di vento...) per metterli in relazione fra loro. Vogliamo capi¬ re le motivazioni dei processi di inquinamento e perché in una determinata area, in funzione delle ore del giorno e della notte o delle stagioni, l'aria si avvelena in un modo o in un altro». Attualmente, infatti, sapendo che il biossido di carbonio è dannoso per l'uomo, accade che incarichiamo una centralina di misurare 24 ore su 24 le concentrazioni di biossido di car bonio in un punto «strategico» della citta. Si ottiene però un'informazione appena appena indicativa. Sappiamo che un certo livello e stato superato tot giorni in un mese, ma non è solo questo che interessa se non sappiamo perché proprio in quell'istante si è verificata una situazione di inquinamento acuto. Il volume di traffico non è l'unica variabile. Tant'è vero che quando la circolazione viene limitata tutti sperano nella pioggia o nel vento. Inoltre ancora non sappiamo (e dunque non possiamo escludere) cosa accade quando si verifica la concomitanza di più fatti (un dato gas velenoso con determinati eventi meteorologici). Ciò che riteniamo oggi non dannoso, in presenza di una serie di fatti apparentemente slegati fra loro, può diventarlo. Per esempio: l'ossido di azoto che emettono le auto è innocuo in concentrazioni normali ma con successive trasformazioni può diventare acido nitrico, pericolosissimo per l'uomo e per gli ecosistemi. «Studieremo anche l'orografia del terreno, che influisce sui movimenti delle masso di aria sia in termini di regime di brezza che di venti prevalenti che in termini di interscambio tra i bassi strati (20-30 metri) dell'atmosfera e quelli più alti», aggiunge Antonio Febo. «L'interscambio di aria tra i primi 20 metri dell'atmosfera e gli strati superiori è praticamente bloc¬ cato dal tramonto al sorgere del sole; l'aria inquinata ristagna più di notte che di giorno. Allora perché bloccare il traffico di giorno? O perché le targhe alterne, che di fatto non dimezzano il traffico ma lo riducono al massimo del 20-25%? E' chiaro che entro 10-20 anni il volume di traffico andrà notevolmente ridotto per salvaguardare la salubrità dell'atmosfera in generale, ma questo è un problema che riguarda l'inquinamento di base. Noi studieremo l'inquinamento acuto, i picchi con valori critici per cercare di prevederli». Non ultima, tra le finalità del progetto di Cnr c'è anche la prevenzione di atteggiamenti impropri e spese inutili. Spesso, a fronte di costi sociali altissimi (sostenuti quasi esclusivamente dai cittadini), una limitazione «improvvisata» del traffico ha risultati minimi. Ma la politica del divieto è figlia della sostanziale mancanza di dati certi a disposizione degli amministratori pubblici. «Con il nostro progetto vogliamo migliorare il modo di studiare l'inquinamento atmosferico», conclude Antonio Febo, «ma anche riuscire a comunicare i risultati scientifici a chi non è un tecnico del settore». Andrea Vico SCAFFALE Dedicato agli schiavi dei gatti DESMOND Morris, notissimo etologo, molto attento anche ai comportamenti umani, analizza in questo libro le abitudini del gatto rispondendo a 80 domande che tutti ci siamo poste: dal perché delle fusa al significato dei molti tipi di miagolio di cui i gatti sono capaci. L'introduzione, invece, tratteggia la tipologia del padrone di cani rispetto al padrone di gatti. Dove la parola padrone è inadeguata. Non siamo noi a possedere un gatto, ma è lui a possedere noi. Desmond Morris- «Osservare il gatto», Mondadori, 140 pagine, 40 mila lire Ecco una storia dell'astronomia forse non cosi completa come quella classica di Abetti o quella più recente di Giovanni Godoli (Utet) ma singolare per 10 sviluppo insolito di alcuni suoi capitoli: in particolare quelli sui progressi nella misura prima della Terra, poi del sistema solare, della nostra galassia, e infine dell'universo. Un grande rilievo (quasi 70 pagine) ha anche la storia delle teorie sull'origine del sistema solare. L'autore è astronomo all'Osservatorio di Parigi. Jean-Pierre Verdet: «Storia dell'astronomia», Longanesi, 380 pagine, 45 mila lire Stelle doppie e multiple, nebulose chiare e oscure, gruppi di centinaia di giovani stelle, ammassi globulari contenenti fino a mezzo milione di stelle vecchissime, galassie, ammassi di galassie: il cielo offre un catalogo delle meraviglie quasi inesauribile. Ma per viaggiare nello spazio occorre una guida: non sempre queste meraviglie sono facili da trovare, e in ogni caso l'osservazione al telescopio è sempre diversa - e purtroppo deludente - rispetto a ciò che si vede nelle fotografie. Una guida a 374 oggetti celesti, corredata da 280 fotografie riprese con telescopi amatoriali, ci viene ora presentata da quattro abili astrofili: Francesco D'Arsiè, Alessandro Dimai, Roberto Nuzzo e Gabriele Rosolen, membri delle associazioni di astrofili di Cortina e di Conegliano. Di ogni oggetto celeste troviamo caratteristiche, cartina per individuarlo, foto. Un'opera per appassionati seri, che 11 cielo vogliono studiarlo davvero. Per chi volesse mettersi in contatto con il piccolo editore che ha pubblicato il volume, il telefono è: 049-942.2177 (via San Pio X, 1C8 - 35015 Galliera Veneta). Autori vari: «Profondo cielo», Biroma Editore, 390 pagine, 75 mila lire Il «quaderno» di ottobre della rivista «Le Scienze» è curato dal genetista Alberto Piazza e ha per tema «Il popolamento della Terra», un tema al quale Luca Cavalli Sforza e lo stesso Piazza hanno dato importanti contributi. Da segnalare anche gli ultimi quaderni usciti: «La termodinamica» (a cura di Enrico Bellone), «Matematica computazionale» e «Tossine e veleni». «Il popolamento della Terra», Le Scienze Quaderni, 96 pagine, 11 mila lire Dove nasce il significato di una frase? Nelle parole, nell'ordine grammaticale, nella sintassi o in un sistema che comprende tutto questo? La risposta è complessa, ma forse nel testo scientifico è più facile trovarla. E' quanto fa Zellig Harris in un capitolo di questo suo saggio, peraltro piuttosto esoterico. Harris, di origine russa, insegnava linguistica alla University of Pennsylvania. E' morto nel 1992. Zellig Harris: «Linguaggio e Informazione», Adelphi, 140 pagine, 34 mila lire I viaggi nel tempo sono stati a lungo tema esclusivo dei libri di fantascienza. Poi, negli Anni 70-80, fisici teorici spericolati come Tipler, Hawking, e Penrose hanno incominciato n intravedere la possibilità di rendere coerenti certe idee degli autori di fantascienza con le teorie relativistiche, la cosmologia e la fisica delle particelle. Ovviamente non c'è nulla di realizzabile concretamente: ma un bel gioco intellettuale è lecito. E con Gribbin si riesce a giocare abbastanza bene. John Gribbin: «Costruire la macchina del tempo», Aporie, 180 pagine, 34 mila lire Piero Bianucci

Luoghi citati: Conegliano, Cortina, Galliera Veneta, Parigi, Pennsylvania, Roma