POCAHONTAS ecco la vera storia di Ruggero Bianchi

storia storia trato nel suo territorio per sfuggire agli spagnoli e, grazie alla propria astuzia e alla propria eloquenza, riesce a farsi liberare, convincendolo di essere buon amico degli indiani. Le cose stanno ben diversamente. John Smith, che in breve tempo diventerà «presidente» della colonia proprio al posto di Ratcliffe, ritenuto inetto e troppo debole verso i nativi, ha già partecipato a episodi di violenza nei loro confronti e non pare troppo disposto a rispettare le clausole della licenza di re Giacomo, mirando soprattutto a uno sfruttamento dei nuovi territori. Ma il fatto più sorprendente è che, nella relazione del 1608, di Po cahontas non si parla affatto in questa circostanza, ma solo in un altro passo, nel quale si dice che la ragazzina decenne (il cui nome era in realtà Matoaka, cioè «sbarazzina», «monella», e che «non solo per fattezze, aspetto e proporzioni era di molto superiore al resto della sua gente») era stata inviata da Powathan presso i coloni bianchi per far liberare «certi selvaggi» da loro trattenuti. La celebre scena del capitano che, un attimo prima di essere ucciso da Powathan, è salvato dalla figlia, viene raccontata da Smith solo a distanza di anni nella General History of Virginia pubblicata nel 1624, cioè dopo una serie di avvenimenti che avevano proiettato la principessa sulla ribalta mondiale. Nel 1613 infatti un certo capitano Argall, con la complicità di alcuni indiani, cattura la fanciulla e la tiene in ostaggio, per indurre Powathan a restituire ai coloni armi e uomini sottratti dai nativi. Durante la sua prigionia presso i bianchi, Pocahontas si converte al cristianesimo, viene battezzata con il nome di Rebecca e sposa John Rolfe, un coltivatore di tabacco. Il matrimonio dev'essere autorizzato dalle massime autorità, timorose dapprima che l'unione possa addirittura sancire la nascita di un «regno locale» interrazziale, ma persuase infine che essa favorisse invece il processo di pace tra inglesi e indiani, con il riconoscimento di una sudditanza almeno formale di questi ultimi alla corona. Non a caso la stessa Compagnia della Virginia sponsorizza nel 1616 un viaggio dei coniugi Rolfe, che nel frattempo hanno avuto un figlio, in Inghilterra, dove Rebecca Matoaka Pocahontas viene ricevuta a corte e assiste persino a uno spettacolo teatrale a Londra in compagnia della regina Anna, moglie di Giacomo I. Proprio in Inghilterra la leggenda dell'esotica principessa prende corpo e si conclude. La giovane morirà un anno dopo, nel 1617, sulla nave che la sta riportando in Virginia, anche se secondo la tradizione il suo corpo riposa a Gravesend, nella chiesa di St. George, sulla riva destra del Tamigi. Per qual motivo, se l'episodio è vero, Smith l'ha taciuto nella True Relation del 1608 e perché, intaso contrario, l'ha inventato nella General History del 1624? Storici e biografi si sono sbizzarriti in ipotesi di ogni genere, senza peraltro giungere a una conclusione definitiva. La vera storia del capitano inglese e della principessa indiana resta ancor oggi avvolta nel mistero. Un enigma insolubile sul quale nulla riesce a far luce, nemmeno l'unico ritratto rimastoci della figlia di Powathan. L'immagine che esso ci propone non presenta infatti l'intraprendente e affascinante «figlia della natura» descritta dalle testimonianze dell'epoca, ma una donna non più giovanissima e non troppo seducente, con lineamenti un po' duri da «indigena», intabarrata in merletti e rigidi velluti, con in testa un alto e piumato cappello a bombetta. In questo ritratto, che risale al 1624, Pocahontas si è ormai trasi'ormata in Rebecca, pur restando, per pure ragioni di convenienza e di propaganda, la Filia Potentissimi Principis Powathani Imperatoris Virginiae, la figlia del potentissimo principe Powathan, imperatore della Virginia. Ruggero Bianchi Parata Disney per i ragazzi E AL POMERIGGIO SI ANDAVA AL VARIETÀ' Francesco Mottola, «notaio» di un teatro che fu ulumlus •ria l istalli- '.azzi età.' i issai le, ne. ■ iliaci

Persone citate: Disney, Filia, Francesco Mottola, John Rolfe, John Smith, Ratcliffe, Rolfe, True

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Virginia