Cossiga: governissimo? Potrei anche farmi tentare di Fabio Martini

Cossiga: governissimo? Potrei anche farmi tentare Cossiga: governissimo? Potrei anche farmi tentare A TAVOLA CON FINI EI LEADER CCD PROMA ER ronderò allegra l'atmosfera, il padrone di casa ha messo in tavola un vino spiritoso, lo «Stalin», un rosso emiliano con baffoni sull'etichetta che fa ridere Gianfranco Fini. Sono le 9 della sera e al piano nobile di palazzo Caetani è appena iniziata una cena speciale. Invitato d'onore è Francesco Cqssiga e accanto a lui ci sono tre signori che morirebbero dalla voglia di vederlo tornare in campo col piccone in mano: Pioferdinando Casini, Francesco D'Onofrio e Gianfranco Fini. Padrone di casa è Valentino Martelli un ricco cardiochirurgo sardo di 52 anni, senatore di An. Serata ghiotta per gli invitati, tutti vorrebbero sapere finalmente le intenzioni di Cossiga: gli piacerebbe tornare in campo? Ci starebbe a fare il leader del Polo al posto di Berlusconi? E Cossiga non delude le attese. Por due ore l'ex presidente fa il mattatore, sciorina battute, fa le- zioni di politica e la serata culmina in una gag d'alta scuola. Fini e Casini gli chiedono: Presidente, ma ci starebbe a guidare il Polo? E lui, col suo accento sardo c la sua ironia sulfurea: «Ma ve l'immaginate il comunicato che verrebbe omesso il giorno che dovesse accadere una cosa del genere? "Ore 11 : l'onorevole Berlusconi ha rico vutp il senatore Cossiga e gli ha consegnato tutti i suoi averi, a cominciare dalla casa di via dell'Anima... Ore 12: il senatore Francesco Cossiga ha iniziato a ricevere i suoi amici in via dell'Anima. Lo capite che non ò possibile? Il Polo lo ha fatto Berlusconi e il leader sarà lui!». Ma la sorata di palazzo Caetani non era iniziata bone. Tre dei quattro invitati erano arrivati in casa Martelli in ordine sparso, reduci dallo «pistolettate» che si erano scambiati in via dell'Umiltà al vertice del Polo. Il primo ad arrivare a palazzo Caetani, in via dello Botte- ghe Oscure, è Pierferdinando Casini: il capo del Ccd ha lasciato il vertice in anticipo, dopo questo scambio durissimo con Giuliano Ferrara sul caso-Mensorio o con Marco Taradash sul corteo di An. Ma il match più aspro, sempre contro Ferrara, lo aveva ingaggiato un'ora dopo Francesco D'Onofrio, un altro dei leader del Ccd, che stupisce tutti. Perché lui sempre così pacato, stavolta urla da far tremare i vetri: «Caro Ferrara, non ne posso più dello tue interviste! Non no posso più degli insulti, dei sospetti, di questa storia falsa del terzo polo: nel tuo modo di ragionare c'è un desiderio di rivincita craxiana che damieggia tutto il Polo!». E così, quando finalmente Cossiga vede entrare in casa Martelli il suo amico D'Onofrio, lo accoglie così: «Stasera ho letto San Tommaso...». E D'Onofrio, che conosce le ironie cos- sighiane: «Preside', qual o la cattiveria?». E Cossiga: «In queste ultime 48 ore non ha capito nulla di quel che avete combinalo e allora mi sono messo a leggere la filosofia scolastica, ente, esistente... molto più semplice delle vicende del Polo...». I commensali capiscono che il Presidente e in gran serata e, visto che si e tra amici, parlerà senza infingimenti. Fini, per esempio, inunagina un Cossiga padre nobile del Polo nella veste dell'anti-Scalfaro. E il Picconatonflìdi un tempo, dopo aver assaggiato le crépes agli asparagi servile dai camierieri di casa Martelli, prima ricorda il suo scontro con Scalfaro del 1991, ma poi stupisce tutti: «Voi dovete capire che io e lui abbiamo una sintonia istintiva, pur essendo io por la sovranità popolare e lui per quella parlamentare. E allora io vi dico: se la grande intesa fallirà, non illudetevi, lui la registrerà e scioglierà le Camere, non aspettatevi che sia lui a prendere l'iniziativa». Davanti all'arrosto Cossiga spiega che lui «non e disponibile a guidare il Polo» e fa capire di essere pronto a tornare in campo solo in din casi un governo elettorali, col Paesi ai tra collo, o in-, esecutivi di nula dazio naie Ma ieri a microfoni spenti, Casini confida «In .:asi di emergenza Cossiga potrebbe guidali il Polo a lui più congeniale». In pubblico, nella conferenza stampa del Ccd D'Onfc frio scandisce: «Un ex Capo dello Stato può svolgere solo le funzioni che il Presidente della Repubblica intenda affidargli in un dato momento». Letto il lancio di agenzia Cossiga telefona a D'Onofrio e ironizza: «Ho letto che secondo te, Scalfaro mi può conferire un incarico. Dimmi, stasera ine ne posso andare a casa o devo aspettali; ancora?». E D'Onofrio: «Ho sentito che Scalfaro non sta bene: per stasera puoi andare a casa...». Fabio Martini L'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga e il leader di Alleanza nazionale Gianfranco Fini

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