Rossanda contro Feltri «Non rubo la pensione» di Rossana Rossanda

Rossanda contro Feltri «Non rubo la pensione» La firma del «manifesto» querela il «Giornale» Rossanda contro Feltri «Non rubo la pensione» ROMA. Il Giornale di Vittorio Feltri attacca Rossana Rossanda. E Rossana Rossanda prima replica sul manifesto, poi colpisce a suon di querele. Tutto comincia con la campagna di stampa che il quotidiano milanese sta conducendo contro i politici che hanno approfittato della legge che ha consentito ai dipendenti dei partiti di riscattare ai fini pensionistici gli anni di lavoro non contrattualizzato. «La manciata di fango che il Giornale mi getta addosso - scrive Rossanda - vuole colpire, credo, l'immagine pulita di una persona che ha messo la vita nell'idea in cui credeva, partito comunista incluso. Ne sono fuori da ventisei anni. Raramente mi è successo che mi si mancasse di rispetto da parte degli avversari...». L'articolo del Giornale affermava anche che la Rossanda, pur avendo lavorato al manifesto fin dalla fondazione, non era mai stata iscritta all'ordine dei giornalisti. «Non volli iscrivermi - spiega la Rossanda - per far risparmiare al giornale i contributi elevati dell'Inpgi. Nel '76 il pei mandò agli ex funzionari una circolare in cui li informava che si potevano riscattare gli anni passati nel funzionariato in base a una legge da poco approvata. Li riscattai. Assieme agli anni passati al giornale, ebbi a 55 anni una modesta pensione: oggi è poco più di un milione al mese. Erano stati conteggiati 32 anni di contributi. Io ho lavorato da mattina a sera per 47 anni...». [r. i.] Rossana Rossanda storica firma del Manifesto

Persone citate: Rossana Rossanda, Rossanda, Vittorio Feltri

Luoghi citati: Roma