Treu: emissione di Bot o un'addizionale Irpef di Gian Carlo Fossi
Treu: emissione di Bot o un'addizionale Irpef Treu: emissione di Bot o un'addizionale Irpef PENSIONI E RIMBORSI UROMA NA addizionale Irpef, una specie di «tassa della Consulta», o un'emissione speciale di titoli di Stato congelati per un triennio: con uno di questi strumenti il governo si propone, ha annunciato ieri il ministro del Lavoro Treu - di far fronte al vistoso «buco» provocato nelle casse dell'Inps dalle due sentenze della Corte Costituzionale sull'integrazione al minimo delle pensioni e su quelle di reversibilità. E' certo, comunque, che non si ricorrerà ad un aumento dei contributi previdenziali, duramente osteggiato dalle organizzazioni imprenditoriali, in testa la Confindustria, ma anche dai sindacati, da Cgil-Cisl-Ui: alla Cisal e all'intero schieramento degli autonomi. Treu ha escluso la possibilità di ulteriori tagli alla spesa ed ha sottolineato come in Parlamento, oltre che nel mondo del lavoro, sia già emerso un atteggiamento contrario a un ritocco dei contributi. Dunque, l'ipotesi più accreditata è un appello alla fiscalità generale attraverso l'imposizione di una addizionale Irpef. Gli esperti, però, stanno valutando anche altre soluzioni, tra cui una emissione speciale di titoli di Stato. Indipendentemente dagli strumenti indispensabili per rastrellare le risorse necessarie, si stanno esaminando molteplici aspetti giuridici e tecnici, nonché gli eventuali rischi conseguenti, per scegliere la strada da seguire nei rimborsi: cioè, se pagare arretrati, interessi e rivalutazione per quasi 50 mila miliardi, oppure solo gli arretrati con due alternative più o meno restrittive che fanno calare la spesa fino a 17 mila miliardi. Inoltre, il ministro ha confermato che il governo presenterà un disegno di legge fra qualche settimana, in ogni caso entro l'anno; ha pure ribadito che spetterà al governo definire l'entità dei rimborsi (integrale o parziale) e il sistema di copertura degli oneri. Sulla questione sono scesi ieri in campo il presidente della Confindustria Abete e il segretario generale della Uil Larizza, entrambi assolutamente contrari ad aumenti dei contributi. Abete sostiene che pensare di stravolgere fin dall'inizio la riforma delle pensioni con una contribuzione aggiuntiva per pagare altri costi significherebbe dichiararne il fallimento prima dell'inizio. Sarebbe assurdo, a suo avviso, introdurre una ulteriore forma di contribuzione non destinata agli utilizzatori finali, ma a terzi, nel momento in cui si sta per passare da un sistema a ripartizione a un sistema a contribuzione nel quale le prestazioni vengono correlate ai contributi. «Per risolvere il problema - propone Abete - occorre o puntare sul risparmio pensionistico, accelerando il riordinamentro delle pensioni di anzianità, cioè le cosiddette "pensioni di giovinezza", oppure far carico a tutta la collettività di un'addizionale Irpef che venga pagata pro-quota da tutti i ceti perché si tratta di risolvere un problema generale de! Paese». Larizza, dal canto suo, afferma: «Non si possono aumentare i contributi per fronteggiare gli effetti delle sentenze della Consulta, perché si tratta di assistenza e non di previdenza. Sarebbe clamoroso». Nello stesso tempo, un secco altolà viene dal fronte dei pensionati. «Basta con il terrorismo», ammonisce il segretario generale della Uil-pensionati, Miniati. «Il ministro Treu - precisa - va avanti a base di "sì, ma, però" e comunque tenta di consegnare il cerino acceso al Parlamento. L'ex presidente della Corte Costituzionale Casavola dichiara che il governo può anche decidere di non applicare la sua sentenza. Giornali che parlano degli arretrati come se si trattasse di una catastrofe naturale. Tutti sembrano ignorare che i pensionati aventi diritto agli arretrati non sono dei criminali da portare sul banco degli accusati, ma dei cittadini ai quali per anni è stato negato un diritto». Ed avverte: solo se si parte dalla convinzione che esiste un diritto agli arretrati, si potranno individuare le soluzioni possibili. «In caso contrario si fa soltanto terrorismo». Gian Carlo Fossi 1111:11 | sgili «Buco» per l'Inps ma imprenditori e sindacati sono contrari a ritoccare i contributi Il ministro del Lavoro Tiziano Treu Illllll
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