Pecetto, ladro tradito dalla circolare didattica in mezzo alla refurtiva

Pecetto, ladro tradito dalla circolare didattica in mezzo alla refurtiva Pecetto, ladro tradito dalla circolare didattica in mezzo alla refurtiva Svaligiava le scuole: arrestalo L'uomo, infortunato, preso dai vigili diMoncalieri ai quali aveva chiesto aiuto perché lauto non partiva Incastrato da una circolare indirizzata dalla Direzione didattica alle maestre della scuola elementare di Pecetto che aveva appena svaligiato. Agostino Ucci, 29 anni, di Trofarello, è stato arrestato l'altra mattina dai vigili urbani di Moncalieri con le mani praticamente ancora nel sacco: viaggiava su un Fiat «Uno» rubata e stracolma di refurtiva che si è fermata per un guasto proprio a due passi da una pattuglia dei civich. «Serve aiuto?», hanno domandato gli agenti, notando che l'automobilista in difficoltà indossava un gambaletto di gesso. «Grazie, mi basta una spinta per ripartire». E il ladro si è tradito da solo: mentre i vigili si avvicinavano all'auto hanno visto il nottolino della portiera di guida forzato e hanno chiesto al giovane di aprire il portellone del portabagagli: all'interno nascondeva un proiettore, uno zaino e un paio di scarpe da ginnastica da bambino, una caffettiera, un radioregistratore, e alcuni scatoloni pieni di confezioni di thè, caffè e zucchero asportate poche ore prima, in piena notte, dalla scuola «Nino Costa» di Pecetto, in frazione Valle Sauglio. Tra il bottino, anche la circolare scolastica che ha inchiodato il ladro. «Un colpo da qualche milione» calcola la polizia municipale, convinta che l'arrestato non abbia agito da solo. Milioni: almeno quant'è la cifra dei danni che l'Ucci e i (o il) complici latitanti hanno provocato per «rivoltare» l'edificio: «Un macello - allarga le braccia Rosanna Bonina, operatrice scolastica -: sono entrati forzando una finestra della sala mensa sul retro e hanno scardinato le due porte della sala audiovisivi e del magazzino. Poi hanno rovistato dappertutto: nelle aule, in sala professori, persino negli scantinati. Hanno rubato anche la busta coi soldi che le insegnanti utilizzano per pagare le telefonate e per comprare qualcosa da mangiare durante l'intervallo». Ucci e compagni - probabilmente tutti tossicodipendenti come il primo, che a Trofarello risiede in via Sabbioni 2, ma di fatto è senza fissa dimora ed è già stato arrestato dai carabinieri - hanno rubato, mangiato, bevuto e fatto anche i loro bisogni in un'aula. «Uno schifo - sbottano le maestre -. C'erano bevande rovesciate dappertutto. Abbia¬ mo dovuto lavare e disinfettare ogni angolo, con l'incubo che gli alunni potessero pungersi con una siringa infetta sotto i banchi o nei bagni». Prima di addandonare la scuola i ladri hanno sparso sui pavimenti l'inchiostro delle cartucce delle fotocopiatrici. Un flagello. «E' la quarta volta che ci derubano - denunciano alla Costa -. A luglio hanno portato via il computer, le macchine fotografiche utilizzate dagli alunni, il videoregistratore, la fotocopiatrice e il televisore». Marco Accossato Agostino Ucci, di Trofarello Pecetto, ladro tradito dalla circolare didattica in mezzo alla refurtiva Pecetto, ladro tradito dalla circolare didattica in mezzo alla refurtiva Svaligiava le scuole: arrestalo L'uomo, infortunato, preso dai vigili diMoncalieri ai quali aveva chiesto aiuto perché lauto non partiva Incastrato da una circolare indirizzata dalla Direzione didattica alle maestre della scuola elementare di Pecetto che aveva appena svaligiato. Agostino Ucci, 29 anni, di Trofarello, è stato arrestato l'altra mattina dai vigili urbani di Moncalieri con le mani praticamente ancora nel sacco: viaggiava su un Fiat «Uno» rubata e stracolma di refurtiva che si è fermata per un guasto proprio a due passi da una pattuglia dei civich. «Serve aiuto?», hanno domandato gli agenti, notando che l'automobilista in difficoltà indossava un gambaletto di gesso. «Grazie, mi basta una spinta per ripartire». E il ladro si è tradito da solo: mentre i vigili si avvicinavano all'auto hanno visto il nottolino della portiera di guida forzato e hanno chiesto al giovane di aprire il portellone del portabagagli: all'interno nascondeva un proiettore, uno zaino e un paio di scarpe da ginnastica da bambino, una caffettiera, un radioregistratore, e alcuni scatoloni pieni di confezioni di thè, caffè e zucchero asportate poche ore prima, in piena notte, dalla scuola «Nino Costa» di Pecetto, in frazione Valle Sauglio. Tra il bottino, anche la circolare scolastica che ha inchiodato il ladro. «Un colpo da qualche milione» calcola la polizia municipale, convinta che l'arrestato non abbia agito da solo. Milioni: almeno quant'è la cifra dei danni che l'Ucci e i (o il) complici latitanti hanno provocato per «rivoltare» l'edificio: «Un macello - allarga le braccia Rosanna Bonina, operatrice scolastica -: sono entrati forzando una finestra della sala mensa sul retro e hanno scardinato le due porte della sala audiovisivi e del magazzino. Poi hanno rovistato dappertutto: nelle aule, in sala professori, persino negli scantinati. Hanno rubato anche la busta coi soldi che le insegnanti utilizzano per pagare le telefonate e per comprare qualcosa da mangiare durante l'intervallo». Ucci e compagni - probabilmente tutti tossicodipendenti come il primo, che a Trofarello risiede in via Sabbioni 2, ma di fatto è senza fissa dimora ed è già stato arrestato dai carabinieri - hanno rubato, mangiato, bevuto e fatto anche i loro bisogni in un'aula. «Uno schifo - sbottano le maestre -. C'erano bevande rovesciate dappertutto. Abbia¬ mo dovuto lavare e disinfettare ogni angolo, con l'incubo che gli alunni potessero pungersi con una siringa infetta sotto i banchi o nei bagni». Prima di addandonare la scuola i ladri hanno sparso sui pavimenti l'inchiostro delle cartucce delle fotocopiatrici. Un flagello. «E' la quarta volta che ci derubano - denunciano alla Costa -. A luglio hanno portato via il computer, le macchine fotografiche utilizzate dagli alunni, il videoregistratore, la fotocopiatrice e il televisore». Marco Accossato Agostino Ucci, di Trofarello Pecetto, ladro tradito dalla circolare didattica in mezzo alla refurtiva Pecetto, ladro tradito dalla circolare didattica in mezzo alla refurtiva Svaligiava le scuole: arrestalo L'uomo, infortunato, preso dai vigili diMoncalieri ai quali aveva chiesto aiuto perché lauto non partiva Incastrato da una circolare indirizzata dalla Direzione didattica alle maestre della scuola elementare di Pecetto che aveva appena svaligiato. Agostino Ucci, 29 anni, di Trofarello, è stato arrestato l'altra mattina dai vigili urbani di Moncalieri con le mani praticamente ancora nel sacco: viaggiava su un Fiat «Uno» rubata e stracolma di refurtiva che si è fermata per un guasto proprio a due passi da una pattuglia dei civich. «Serve aiuto?», hanno domandato gli agenti, notando che l'automobilista in difficoltà indossava un gambaletto di gesso. «Grazie, mi basta una spinta per ripartire». E il ladro si è tradito da solo: mentre i vigili si avvicinavano all'auto hanno visto il nottolino della portiera di guida forzato e hanno chiesto al giovane di aprire il portellone del portabagagli: all'interno nascondeva un proiettore, uno zaino e un paio di scarpe da ginnastica da bambino, una caffettiera, un radioregistratore, e alcuni scatoloni pieni di confezioni di thè, caffè e zucchero asportate poche ore prima, in piena notte, dalla scuola «Nino Costa» di Pecetto, in frazione Valle Sauglio. Tra il bottino, anche la circolare scolastica che ha inchiodato il ladro. «Un colpo da qualche milione» calcola la polizia municipale, convinta che l'arrestato non abbia agito da solo. Milioni: almeno quant'è la cifra dei danni che l'Ucci e i (o il) complici latitanti hanno provocato per «rivoltare» l'edificio: «Un macello - allarga le braccia Rosanna Bonina, operatrice scolastica -: sono entrati forzando una finestra della sala mensa sul retro e hanno scardinato le due porte della sala audiovisivi e del magazzino. Poi hanno rovistato dappertutto: nelle aule, in sala professori, persino negli scantinati. Hanno rubato anche la busta coi soldi che le insegnanti utilizzano per pagare le telefonate e per comprare qualcosa da mangiare durante l'intervallo». Ucci e compagni - probabilmente tutti tossicodipendenti come il primo, che a Trofarello risiede in via Sabbioni 2, ma di fatto è senza fissa dimora ed è già stato arrestato dai carabinieri - hanno rubato, mangiato, bevuto e fatto anche i loro bisogni in un'aula. «Uno schifo - sbottano le maestre -. C'erano bevande rovesciate dappertutto. Abbia¬ mo dovuto lavare e disinfettare ogni angolo, con l'incubo che gli alunni potessero pungersi con una siringa infetta sotto i banchi o nei bagni». Prima di addandonare la scuola i ladri hanno sparso sui pavimenti l'inchiostro delle cartucce delle fotocopiatrici. Un flagello. «E' la quarta volta che ci derubano - denunciano alla Costa -. A luglio hanno portato via il computer, le macchine fotografiche utilizzate dagli alunni, il videoregistratore, la fotocopiatrice e il televisore». Marco Accossato Agostino Ucci, di Trofarello