NON SOLTANTO SPETTACOLI Per Davico Bonino conferenze e lezioni a sostegno del teatro

NON SOLTANTO SPETTACOLI STABILE NON SOLTANTO SPETTACOLI PerDavico Bonino conferenze e lezioni a sostegno del teatro N teatro pubblico ha il diritto e soprattutto il dovere di affiancare alle proprie produzioni teatrali attir vita culturali che abbiano con esse un legame». 11 pensiero forte che sottende 0 fervido operato il Guido Davico Bonino al suo secondo anno di direzione del Teatro Stabile è senza dubbio questo. Lo ripete spesso durante l'intervista, forse perché qualcuno ha iniziato ad insinuare che la sua sia una sorta di fissazione da direttore artistico che non è regista ma professore. «Ma è così difficile da capire? Nel ventennale della morte di Pasolini non avremmo dovuto ricordare il poeta, dopo aver frequentato così spesso con le nostre produzioni il drammaturgo? Decidiamo di mettere in scena "Il giardino dei ciliegi" e poi passiamo sotto silenzio una figura come quella di Cechov? Non raccontiamo come scrisse commedie che a prima vista parrebbero gemelle e che invece non lo sono, che morì giovane per una malattia che incise profondamente nella stesura delle sue opere?». Comunque sembra che il pubblico apprezzi... Alla Galleria d'Arte Moderna i 320 posti a disposizione per seguire le mie lezioni su Cechov, alle 18 in punto erano tutti esau- A fianco, Monica Guerrìtore come appare nel «Giardino dei ciliegi» attualmente in scena al Carignano. Sotto, Valeria Monconi in «Broken glass» diArthur Miller e Carlo Cecchi, regista e inteqyrete di «Finale dipartita» diSanmel Beckett riti. E si è ripetuta la stessa cosa per Pascoli. Sono lezioni specialistiche, tenute da docenti universitari, eppure la sala è gremita ogni volta. Vuol dire che c'è una chiara domanda che va soddisfatta. Per queste attività però non si ricevono sovvenzioni dallo Stato: le si potrebbe dunque obiettare che iniziative del genere disperdono energie e aumentano le spese. Sono spese minime che non incidono sul bilancio: un ciclo di conferenze-lezioni può costare al massimo 3 milioni mentre alla fine della tournée le 62 repliche dello spettacolo su Pascoli verranno a costare circa un miliardo. In questo modo inoltre il pubblico è maggiormente motivato a venire a teatro, viene più volentieri e più numeroso. Non mi pare dunque si possa parlare di dispersione di forze o denaro. Iniziative del genere avvengono anche in altri teatri pubblici. Torino è da considerarsi un caso particolare? No, se non per il fatto che negli ultimi anni le associazioni culturali cittadine hanno vissuto e vivono una grossa crisi dovuta a motivi diversi. Mi viene in mente l'Unione Culturale, ad esempio, rimasta senza locali, o la silenziosa latitanza di altre. Biso¬ gnava intervenire. Un teatro pubblico deve anche essere una sorta di piccola casa della cultura. E deve dialogare e collaborare con le istituzioni presenti. E' il nostro lavoro. Qual' è la formula ideale secondo cui decidere le produzioni della stagione? Ogni anno si dovrebbe allesti¬ re almeno una novità italiana, e poi i classici, come nel caso del "Giardino" o mediti come il "Ruy Blas". Mi piacerebbe anche trovare per il prossimo anno un teatro contemporaneo straniero, magari di Mamet, Shepard, Strauss... vedremo. Monica Bonetto LE PRODUZIONI DEL T.S.T. E GLI OSPITI INAUGURATA con «Il giardino dei ciliegi», la stagione dello Stabile si svolgerà attraverso una nutrita serie di proposte in scena in parte al Carignano, in parte all' Alfieri. Oltre al testo di Cechov, tre sono le produzioni targate T.S.T.. A dicembre, la novità italiana scelta sul finire dello scorso anno dai venti membri del Comitato di lettura: è un testo scritto da due esordienti romani, Melania Mazzucco.e Luigi Guarnieri, un dramma intimo che indaga l'amore incestuoso, del tutto platonico, di Giovanni Pascoli per una delle due sorelle, Ida. Si intitola «Un'anno della vita di Giovanni Pascoli» e sarà interpretato da Vittorio Franceschi, Micaela Esdra, Luigi Guarnieri e Valeriano Gialli diretti da Walter Pagliaro. Dalla fitta corrispondenza epistolare tra Ada e Piero Gobetti, Luca Lamberti ha invece tratto «Nella tua breve esistenza», interpretato da due giovani attori della scuola ronconiana per la regia di Mauro Avogadro. Terzo e ultimo, «Ruy Blas», dramma in versi composto da Victor Hugo nel 1838 e tradotto mirabilmente da Giovanni Raboni. Riccardo Bini, Carlo Montagna e Massimo Popolizio e Luciano Virgilio gli interpreti, diretti da Luca Ronconi. Numerosi gli spettacoli ospiti, ben 17, che spaziano tra diversi generi letterari, epoche e nazioni. Per prima la commedia goldoniana definita «degli addii», scritta poco prima che l'autore si trasferisse a Parigi: è «Una delle ultime sere di Carnovale» con l'interpretazione di Marina Bonfigli. Benno Besson dirige invece Eros Pagni, Elisabetta Gardini e Sergio Romano in «Hamlet». Poi un altro testo shakesperiano, facente però parte delle commedie, vedrà tra i suoi interpreti Elisabetta Pozzi e Maurizio Donadoni: «Molto rumore per nulla», all'Alfieri. Dopo il «Fregoli» di Ugo Chiti con Arturo Brachetti (sarà lo spettacolo delle feste natalizie), a gennaio saranno presentati «Ma non e una cosa seria» di Pirandello, «L'avventura di Maria» di Italo Svevo con Gabriele Ferzetti e «Broken glass» di Arthur Miller con Vale¬ ria Moriconi. Carlo Cecchi dirigerà se stesso in «Finale di partita» di Beckett; poi «Le troiane» di Euripide con il Teatro del Carretto, e il «Pinocchio» che Tonino Conte ha adattato e diretto per il Teatro della Tosse. Carlo e Aldo Giuffrè interpreteranno «La fortuna con le effe maiuscola»; dopo «Le smanie per la villeggiatura», Sergio Fantoni sarà al Carignano con «Il lungo pranzo di Natale», Alida Valli con «Stasera si recita a sogetto», Pamela ViOoresi e Moni Ovadia con «Taibele e il suo demone» e Galatea Ranzi con «Donna Rosita nubile». A chiudere, «Uomo e galantuomo» con Luca De Filippo. [m. bo.] STAGIONE 1995-1996 al Carignano dal 31 ottobre al 12 novembre 1995 e all' Alfieri dal 16 al 21 gennaio 1996 IL GIARDINO DEI CILIEGI di Cechov. Carignano: dal 5 al 17 dicembre 1995 UN ANNO NELLA VITA DI GIOVANNI PASCOLI di Mazzucco e Guarnieri. Carignano: dal 9 al 18febbraio 1996 NELLA TUA BREVE ESISTENZA di Ada e Piero Gobetti. Carignano: dal 23 aprile al 12 maggio RUY BLAS di V. Hugo. GLI SPETTACOLI OSPITI Carignano - dal 14 al 19 novembre 1995 UNA DELLE ULTIME SERE DI CARNOVALE di Goldoni. Alfieri - dal 28 novembre al 3 dicembre 1995 HAMLETdi William Shakespeare. Alfieri - dal 12 al 17 dicembre 1995 MOLTO RUMORE PER NULLA di William Shakespeare. Carignano - dal 28 dicembre 1995 al 7 gennaio 1996 FREGOLI di Ugo Chiti. Carignano - dal 9 al 14 gennaio 1996 MA NON E' UNA COSA SERIA di Luigi Pirandello. Carignano - dal 16 al 21 gennaio 1996 L'AVVENTURA DI MARIA di Italo Svevo. Carignano - dal 23 al 28 gennaio 1996 BROKEN GLASS (VETRI ROTTI) di Arthur Miller. Carignano - dal 30 gennaio al 4 febbraio 1996 FINALE DI PARTITA di Samuel Beckett. Carignano - dal 20 al 25 febbraio 1996 LE TROIANE da Euripide Carignano - dal 27 febbraio al 3 marzo 1996 PINOCCHIO adattamento e regia di Tonino Conte Alfieri - dal 27 febbraio al 3 marzo 1996 LA FORTUNA CON L'EFFE MAIUSCOLA di Eduardo De Filippo e Armando Curcio. Carignano - dal 5 al 10 marzo 1996 IL LUNGO PRANZO DI NATALE di Thornton Wilder. Carignano - dal 12 al 17 marzo 1996 LE SMANIE PER LA VILLEGGIATURA di Carlo Goldoni. Alfieri - dal 12 al 17 marzo 1996 QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO di Luigi Pirandello. Carignano - dal 19 al 24 marzo 1996 TAIBELE E IL SUO DEMONE di Isaac Singer ed Ève Friedman. Carignano - dal 26 al 31 marzo 1996 DONNA ROSITA NUBILE di Federico Garcia Lorca. Alfieri - dal 7 al 12 maggio 1996 UOMO E GALANTUOMO di Eduardo De Filippo.

Luoghi citati: Parigi, Torino