Helicobacter Pylori Per tumori ed infarto un microbo sotto accusa

Per tumori ed infarto un microbo sotto accusa Per tumori ed infarto un microbo sotto accusa (ureasi, catalasi, ossidasi) che gli permettono di installarsi nella mucosa gastrica e di resistere alla fagocitosi, mezzo di difesa naturale contro i microrganismi. L'infezione da Helicobacter è molto diffusa, aumenta con l'età, è di circa il 60 per 100 a sessantanni, si trasmette da persona a persona, la presenza del batterio nelle feci è stata dimostrata recentemente. Grazie ai suoi movimenti Helicobacter penetra nella mucosa gastrica, ed è proprio questa mobilità uno degli elementi determinanti la sua virulenza. Esso è il principale agente eziologico delle gastriti superficiali diffuse croniche. I meccanismi con i quali provoca l'infiammazione, e le ragioni per le quali non viene eliminato nonostante susciti una reazione immunitaria importante, cominciano ad essere conosciuti. Ma non è tutto, è dimostrata anche l'influenza di Helicobacter sulla formazione dell'ulcera gastroduodenale. La sua presenza negli ulcerosi è costante, ed è necessaria per la comparsa delle recidive. Tuttavia la maggioranza dei pazienti infetti da Helicobacter non hanno l'ulcera, e le ragioni per cui certuni divengano ulcerosi ed altri no non sono chiare: si fa l'ipotesi che vi siano ceppi del batterio più o meno virulenti o «ulcerogeni». L'infezione sarebbe un cofattore dell'ulcera, non la causa. Un altro argomento ancora, il carcinoma gastrico, ha suscitato l'interesse dei ricercatori. Il rapporto fra gastrite atrofica e tumore dello stomaco è noto da tempo, e ora sappiamo che esiste un rapporto fra infezione cronica da Helicobacter e gastrite atrofica. Secondo alcune indagini vi è un'associazione significativa fra Helicobacter e tumore gastrico. Il batterio po¬ trebbe dunque essere un cofattore della cancerogenesi dello stomaco. La diagnosi di infezione da Helicobacter può essere fatta con l'esame microscopico d'una biopsia di mucosa gastrica prelevata con la fibroscopia. Vi è poi il test all'ureasi: mettendo frammenti della biopsia in un terreno contenente urea si rivela la presenza di ureasi prodotta da Helicobacter. Si possono anche studiare gli anticorpi IgG e IgA nel sangue per trarne indicazioni. Più recente la ricerca del Dna del batterio nella biopsia, come prova della sua presenza: la si effettua con la PCR, ovvero Polymerase Chain Reaction, la tecnica proposta da K. B. Mullis (Nobel per la chimica nel 1993), mediante la quale da una molecola di Dna se ne possono generare in poche ore 100 miliardi. Ovviamente la diagnosi porta con sé eventuali provvedimenti contro l'Helicobacter pylori, e dunque una nuova possibilità terapeutica dell'ulcera gastroduodenale, raccomandabile nel caso di insuccesso delle cure classiche, mediche o chirurgiche, ed effettuabile con antibiotici. Ulrico di Aicheiburg ULTIME RICERCHE

Persone citate: Mullis