Lanciò l'allarme atomico La morte di Rudolf Peierls

Lanciò l'allarme atomico Lanciò l'allarme atomico Un pioniere dell'uso bellico dell'uranio EM recentemente scomparso ad Oxford, all'età di 88 anni, il fisico inglese Sir Rudolf Peierls, uno dei grandi protagonisti del tumultuoso sviluppo della fisica atomica e nucleare che va dalla fine degli Anni 20 fino a tempi recenti. Nonostante i suoi contributi alla ricerca e la sua opera di educatore, Peierls è rimasto praticamente sconosciuto al pubblico italiano. Ora che è morto - e dopo l'assegnazione del Nobel per la pace a Rotblat, fisico che si ritirò dal progetto americano per la bomba atomica - vorrei ricordare una vicenda che ha avuto conseguenze storiche di grande rilievo. Nato a Berlino da famiglia con radici ebraiche, Peierls si trovò per sua fortuna a Cambridge in Inghilterra quando Hitler prese il potere nel 1933 ed emanò le leggi razziali. Decise dunque di non tornare più in Germania e continuò l'opera di ricerca e di insegnamento nel Paese che così generosamente lo aveva accolto. Nel 1940 Rudolf Peierls e Otto Fritsch, un altro profugo tedesco, si resero conto per primi che era possibile costruire un ordigno nucleare usando uranio 235, un isotopo che in natura si trova mescolato con l'uranio 238, molto più abbondante ma inutilizzabile per fini bellici o energetici. I due fisici valutarono la possibilità e i costi di Qui accanto l'esplosione della prima bomba atomica, su Hiroshima nel 1945; a destra in alto Rudolf Peierls, il fisico che tra i primi intuì la possibilità di costruire un ordigno nucleare di inaudita potenza purificazione dell'uranio naturale per estrarre l'isotopo utile proponendo l'uso dell'esafluoruro di uranio. Inoltre stimarono realisticamente le conseguenze devastanti di una esplosione nucleare e la possibilità, per nulla remota, che Hitler giungesse per primo alla costruzione della bomba. Scrissero allora un memorandum che fu consegnato a Oliphant, un loro collega, passato al comitato MAUD, e di qui al governo inglese. All'epoca, sia Peierls che Fritsch erano ancora cittadini tedeschi e quindi, dal punto di vista formale, venivano considerati dei nemici e non potevano avere contatti con il MAUD. Tuttavia fu presto trovata una scappatoia con la creazione di un sottocomitato cui tutti potevano avere accesso. Il memorandum fu anche mandato al governo americano, ma nessuno rispose. Risultò poi che erano rimasti così impressionati dal documento da rinchiuderlo in una cassaforte senza informare chi di dovere (gli Usa non erano an¬ cora entrati in guerra). Peierls riuscì a continuare il suo lavoro a Birmingham su tutti gli aspetti del programma nucleare militare. Chiamò per aiutarlo Klaus Fuchs, un altro profugo tedesco, la famosa superspia che passò poi tutte le informazioni ai russi. Fu presto chiaro che la costruzione di una bomba atomica avrebbe impegnato risorse al di là delle possibilità della Gran Bretagna, per cui l'intero gruppo, Fuchs incluso, fu poi spostato alla fine del 1943 negli Stati Uniti, al PROGRAMMA «RESPONSIBLE CARE»

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