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LA' DOVE IL «DA» SUONA LINGUE LA' DOVE IL «DA» SUONA Parla al RusskijMir la «grande anima russa» IL boom scoppiò con Gorbaciov (anni 85-89) quando tutti si accostavano al russo e aU'Urss, per captarne i segreti, cogliere i vari aspetti di vita d'un Paese dal grande passato e presente. Erano i tempi delle collezioni di moda, degli orologi «raketa», allorché ad ItaliaUrss (oggi si chiama RusskijMir, v. Lagrange 7-tel. 547190, 549100) in poco tempo il numero di iscritti triplicò: chi si accostava ad una lingua in complesso ostica per orecchi latini, chi approfondiva la «grande anima russa» attraverso arte e cultura. «Ora - dice Irene Belloni, docente ed animatrice del Russkij - si assiste ad una ripresa dal momento che il richiamo del russo, come lingua e come mondo, è anche legato all'andamento dell'economia». Nell'ex Urss, infatti, le imprese occidentali, dopo qualche perplessità legata ai mancati pagamenti, hanno ricominciato ad investire, vivacizzando la domanda di interpreti e traduttori. Chiunque e per qualsiasi motivazione (professionale o hobby) si accosti all'idioma di Cechov e Dostoevskij, ha la possibilità, al Russkij Mir, di coniugare sempre e comunque le due esigenze: «La lingua per noi non basta - dice paradossalmente la Belloni -. Per noi la di- // russo torna ad essere in ascesa. Sopra classica immagine di Mosca. A destra, /'incanto di un acquario dattica è sempre basata sul binomio lingua e cultura». Di qui, film, diapo, mostre, convegni e tutto quel che serve a penetrare la «grande anima». Di qui, anche, la bipartizione del Russkij Mir in corsi di russo veri e propri e servizi per aziende, con, sullo sfondo, tutte le «altre» iniziative perché «parlare russo vuol anche dire essere al centro di importanti eventi artistici e culturali». [m. boc] STAGE