Assicurazioni Il valore affettivo vale zero di Giuseppe Alberti

Il valore affettivo vale zero Il valore affettivo vale zero SRAN parte dei furti nelle abitazioni lascia l'amaro in bocca ai proprietari anche per la «miseria» del risarcimento danni. Ciò non tanto per «l'ingenerosità» della compagnia assicuratrice, quanto per le ormai arcinote condizioni di polizza. E' il caso, per esempio, degli oggetti di argento, magari provenienti da qualche eredità o tramandati da padre in figlio. VALORE AFFETTIVO Cominciamo col dire che, nell'ipotesi di furto o di incendio, non viene mai monetizzato il «valore affettivo» della merce rubata, bensì il solo valore commerciale dell'oggetto. Un servizio di argenteria (posate, piatti, servizio da tè, ecc.) viene indennizzato sulla base del suo peso: un tanto al grammo. E spesso i periti non tengono conto della quotazione artistico-artigianale degli oggetti. UN TANTO AL GRAMMO Questo significa che un tagliacarte dell'argentiere Boucheron di Parigi dei primi del Novecento, di 150 grammi, può venire valutato 45 mila lire perché, al momento del rimborso, il costo del lingotto di argento è di 300 lire al grammo. Lo stesso oggetto acquistato da un argentiere o da un antiquario può invece costare centinaia di migliaia di lire. Contestare tali valutazioni richiede prove precise sull'origine e sull'entità dell'oggetto, arbitrati e così via. Ciò vale anche per altri oggetti, come oro, platino, quadri. Tutto ciò, appunto, stando ai contratti assicurativi standard, o formulati in modo generico, o con la semplice indicazione che è Rassicurato che attribuisce» il tal valore al tal oggetto del tale artista. STIMA PREVENTIVA Per fortuna c'è la possibilità di ovviare a queste palesi ingiustizie^ polizza può essere emessa mediante intesa specifica. Si stabilisce il valore degli oggetti introducendo per esempio la clausola: «stima preventiva accettata». Ciò vorrebbe dire che l'esperto della società e l'assicurato hanno concordato che, in caso di sinistro, il valore dell'oggetto asportato sarà della tal cifra. Al derubato verrà rimborsata la somma indicata nel contratto. QUANDO CONVIENE Se l'esperto non è dipendente della compagnia ma è un libero professionista, il suo onorario dovrà essere pagato dall'assicurato. Talvolta questa spesa risulta superiore al «premio» relativo al rischio ma, in ogni caso, può risultare conveniente nella sfortunata ipotesi di un sinistro. VALORE INTERO Con la garanzia a «valore intero» (si assicura tutto ciò che si ha in casa) e in appartamento, per esempio a Torino, si spendono 10 mila lire in media per ogni milione assicurato per quanto riguarda argento, tappeti, quadri, ecc. con un indennizzo massimo di 15 milioni per singolo oggetto. Se si opta per la formula «stima preventiva accettata», si può salire sulle 15 mila lire per milione. CONDIZIONI LIBERE Le tariffe sono di riferimento poiché, trattandosi di un mercato libero, ogni compagnia può applicare costi e condizioni di proprio gradimento. Sta di fatto che, in ogni caso, quando si ha la fortuna di possedere oggetti di un certo valore, è consigliabile rivedere la nostra polizza furto per non incorrere, appunto, nei soliti e antipatici meccanismi risarcitoli. Dal canto loro, le società sarebbero liete di fornire, dietro giusto pagamento, garanzie più vicine al giusto risarcimento. - Giuseppe Alberti

Persone citate: Boucheron

Luoghi citati: Parigi, Torino