Moncalieri Stanze aperte al castello In visita agli appartamenti reali Mostra sui restauri tra arte e storia

MONCALIERI MONCALIERI STANZE APERTE AL CASTELLO In visita agli appartamenti reali Mostra sui restauri tra arte e storia 0P0 vent'anni di porte chiuse, si riaprono al pubblico, nel Castello Reale di Moncalieri, gli appartamenti di re Vittorio Emanuele II e quello della principessa Maria Letizia, gioielli di architettura e una delle principali memorie della dinastia sabauda in Piemonte. L'occasione è data dalla mostra «Studi e restauri per Moncalieri», che fino al 10 dicembre offre la possibilità di visitare le uniche stanze oggi non abitate dai carabinieri del 1 ° Battaglione Piemonte che risiedono nel castello dal 1969: sono ancora da restaurare e quindi chiusi gli appartamenti di Maria Clotilde Bonaparte, la «principessa santa». La mostra è non soltanto un viaggio nella residenza sabauda, ma anche una panoramica nella storia della città fra il Cinque e l'Ottocento, attraverso l'esposizione di dipinti delle collezioni civiche, delle quadrerie reali e delle antiche chiese di Moncalieri. La riapertura degli appartamenti reali si deve alla collaborazione iniziata nel 1989 fra la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici e l'Arma dei carabinieri, che ha per¬ messo il recupero di alcuni ambienti destinati a mostre, convegni e concerti: i locali furono restaurati nel '71 e recentemente adeguati alle norme di sicurezza. Ora, per quasi due mesi il castello dì Moncalieri si scopre: le visite (4000 lire il biglietto) sono possibili il martedì e il saba¬ to dalle 15 alle 18, il giovedì dalle 9 alle 13, la domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Visite guidate tutte le domeniche (ore 10 e 11) e in occasione del Mercatino dell'Antiquariato, il 5 novembre e il 3 dicembre. Una fetta di storia restituita a Moncalieri: il Castello Reale di piazza Baden Baden ha subito nel corso dei secoli numerosi cambiamenti. Sorto come «Fortezza di Moncalleretto» nel 1277, fu ridisegnato e munito delle quattro torri cilindriche verso la metà del 1400 da Jolanda di Valois, moglie di Amedeo IX. Nel 1619 Carlo Emanuele I lo trasformò da fortezza in residenza, grazie all'opera di Carlo di Castellamonte; durante la dominazione francese nell'epoca napoleonica fu utilizzato prima come carcere, poi come ospedale. Nel 1814 Vittorio Emanuele II lo fece restaurare per abitarvi e ricevere gli ospiti. Nel 1924 l'antica dimora sabauda è stata ceduta dal Re allo Stato. Marco Accossato COLLEGNO PER SARAJEVO COLLEGNO rilancia la mostra «Sarajevo Life, ricostruzione di un assedio», che resterà aperta da venerdì 6 ottobre sino a sabato 28 ottobre, presso lo stabilimento ex Maggiora in corso Francia. La mostra, già visibile nel luglio scorso, è promossa dall'Associazione Sarajevo Life e dal Comitato di solidarietà con la ex Jugoslavia, in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Collegno e Comune di 'Torino. Il percorso offre un'ambientazione ricca di oggetti e documenti fotografici provenienti da Sarajevo. Il visitatore viene condotto alla scoperta di una realtà drammatica e viva insieme, con tutto ciò che rappresenta la vita quotidiana della gente, dalle bancarelle del mercato al mondo dell'infanzia, tra i calcinacci delle case e le carcasse delle auto. Il ritratto di una città agonizzante tra le macerie della guerra, ma che vuole vivere nonostante tutto. Orario della mostra: dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18. Chiusa la domenica. Ingresso Ubero. Per prenotare le visite guidate, tefonare all'Ufficio Pace del Comune di Collegno al numero 011-4015214, nell'orario dalle 9 alle 17.

Persone citate: Amedeo Ix, Carlo Emanuele I, Marco Accossato, Maria Clotilde Bonaparte, Maria Letizia, Valois, Vittorio Emanuele Ii