Corsa e cortei storici domenica1° ottobre

ALBA ALBA PALIO DEGLI ASINI Corsa e cortei storici domenica 1° ottobre LA tradizionale Fiera del Tartufo apre il 5 ottobre, ma già da settimane ad Alba si respira aria di festa. Il convegno nazionale di preistoria (29-30 settembre) si terrà nella chiesa di San Domenico, tempio romanico sconsacrato, nel pieno centro cittadino. Giovedì 5 ottobre alle 21, in corso Piave, festa d'arte estemporanea all'aperto: verrà dipinta la tela più grande del mondo. Il 1° ottobre, si terrà intorno alla cattedrale di San Lorenzo la Giostra delle Cento Torri con l'allegro e spettacolare Palio degli Asini, preceduto (inizio al¬ le 14) da sfilate di gruppi in costume, saltimanchi, cantastorie, sbandieratoli e figuranti in abiti medioevali. La competizione fra i borghi trae origine da un fatto storico: gli albesi risposero infatti con un palio beffardo a quello che gli astigiani avevano corso nel 1275 ad Alba, devastando vigne e centro storico della città langarola. Il palio dell'era moderna è iniziato nel 1932. Il centro si chiuderà alle 10 del mattino, la corsa inizierà alle 16, con due batterie e una finale. Tutti i negozi della città saranno aperti. Il Palio degli Asini è divertente an¬ che perché il comportamento dei somari è imprevedibile: s'impuntano, scalciano, tornano indietro, quando non montano, in pubblico, qualche somara particolarmente attraente. Tra i festeggiamenti pre-fiera una serie di esposizioni dedicate al tartufo e al vino: la rassegna «Vino stampato», mostra libraria di antiquariato e attualità, mostra mercato agroalimentare, la Trattoria del Tartufo e una rassegna di foto d'epoca della zona albese. Ingresso alle tribune del Palio: 10 mila lire. Informazioni Apt di Alba, 0173/358.33. [r. se] ANTIQUE'S PER gli «antique's hunters», cacciatori infaticabili di anticaglie, ottobre si preannuncia ricco di manifestazioni, fiere, raduni di collezionismo. In questo fine settimana la maggior attrattiva è senza dubbio rappresentata da Saluzzo. Il «Mercantico», dalle 8 alle 19 nel centro storico (tel. 0175/43.375), offre infatti una panoramica notevole con i suoi 250 banchi. Ceramiche, stampe, giocattoli, biancheria della nonna si mescolano a mobili rustici dal prezzo assai conveniente. La carrellata di mercatini continua con altri appuntamenti. Vediamoli. Chieri. Mercà d'ia roba veja. Si svolge all'interno del centro commerciale «Oasi» vicino al Municipio dalle 8 alle 18,30. Ci sono circa 75 espositori. E' caratteristico per l'ambientazione, ma, malgrado la buona volontà degli organizzatori, non è ancora riuscito a diventare qualificato. Santena. «Porta Portese». Nel centro storico (Tel. 94.93.501). Sempre divertente per il grande numero di espositori, in maggior parte privati. Moncalieri. «Rabadan an piassa» nel centro storico. Presenti 180 espositori (Tel. 65.41226/227). Collaudato appuntamento che propone una vasta scelta di oggetti a prezzi non troppo «da mercato». Chi ha occasione di andare in giro per il Piemonte può curiosare a Vercelli. Mercato dei Barlafus presso piazza Cavour (tel. 0161/50.15.94), a Basaluzzo (Al), nel centro storico (0143/48.91.07) o a Brignano Frascata (Al). Dalle 8 alle 18 circa 60 espositori (tel. 0131/78.46.36). Novara. Solo sabato. Presso piazza dei Martiri, 18 espositori (tel. 0321/37.03.61). Orta San Giulio (No). Solo sabato presso piazza Mota (tel. Vigili urbani 0322/91.19.72). Gli appassionati che non perdono occasioni anche lontane, si daranno appuntamento all'edizione autunnale del Mercanteinfiera a Parma. Qui si svolge la 14a mostra mercato internazionale di modernariato, antichità e collezionismo (Fiere di Parma, via F. Rizzi 67/A tel. 0521/99.61). 750 espositori dal 30 settembre all'8 ottobre (ore 1020) presentano le loro raccolte. Rassegne collaterali: Stupid Plastic, l'oggetto demenziale nella plastica dagli anni 50 al 70; Oppio, un'antica fumeria cinese; Capitan Salgari o dell'avventura sedentaria, libri, esoticherie, documenti e disegni a cura del torinese Little Nemo. Alma Toppino ASTI NEL SEGNO DEL BUON CIBO Venerdì 29 settembre comincia la 23a edizione della Sette Giorni della gastronomia astigiana, appuntamenti con i migliori ristoranti del Monferrato, che propongono curatissimi menù, in una stagione, l'autunno, da sempre propizia ai piaceri della buona tavola, come scrive Giovanni Goria dell'Accademia Italiana della Cucina: «...al riparo dal freddo, protetti dalla casa, e dall'amicizia, nel segno del buon cibo, del buon pane caldo, del nappo di buon vino, rosso e possente, in potenziale difesa del mondo esterno divenuto aspro e difficile...». Venerdì 29 inizia il ristorante Violetta della frazione Valle San Giovanni di Calamandrana, seguirà il 3 ottobre Da Aldo, nella frazione Castiglione di Asti, il 6 ottobre La Braja di Montemagno, il 10 il San Marco di Canelli, il 13 l'Osteria II Convivio di Asti, il 17 II Mulino di Refrancore il 20 il Vittoria di Tigliole. il 24 il ristorante enoteca «Barolo & Co», di Asti, il 27 Da Dirce della frazione Caniglie di Asti. I prezzi variano dalle 60 alle 110 mila lire a commensale, vini compresi. E' indispensabile la prenotazione. L'inizio delle cene è tassativamente alle 20,30. Informazioni Apt Asti, 0141/53.03.57. APRE IL CASTELLO DI MONTICELLO Monticello d'Alba, residenza estiva dei conti Roero, proprietari ininterrottamente da circa cinque secoli. Di rara bellezza e in ottimo stato di conservazione, il maniero apre i battenti tutte le domeniche di settembre e di ottobre, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17,30. Le visite, tutte guidate, devono essere prenotate presso il comune di Monticello, 0173/641.13. Il castello, che sorge sulla sommità di un colle a 12 chilometri circa da Alba, è un'imponente costruzione massiccia di forma quadrangolare la cui facciata è ornata da due torri. La struttura, che risale al X secolo, ha assunto la connotazione attuale in seguito a importanti lavori di ristrutturazione avvenuti verso la fine del XTV secolo. Un ulteriore rimaneggiamento è stato effettuato a fine Settecento, quando, secondo il gusto dell'epoca, furono eliminati i fossati e il ponte levatoio, e venne costruito un giardino all'italiana. Gli attuali proprietari entrarono in possesso del castello nel 1372, quando papa Gregorio XI decise di donarlo alla famiglia Roero come segno di riconoscenza per l'aiuto militare ricevuto durante un san- In allo un momento del Palio di Alba A sinistra gastronomia astigiana d'autunno