Semi di girasole, energia perfetta

Semi di girasole, energia perfetta Semi di girasole, energia perfetta Sono un'ottima materia prima per usi industriali, oltre che alimentari monopolio del petrolio, ma anche per la concomitanza di alcune circostanze favorevoli. Le migliori tecniche di coltivazione e l'uso razionale di fertilizzanti e biocidi hanno aumentato le rese nella produzione alimentare e, di conseguenza, determinato una riduzione dei terreni utilizzati in questo settore. Vaste superfici diventano così disponibili per usi alternativi, tra cui la coltivazione di soia, girasole, colza e palma, i vegetali che forniscono attualmente il 73% di olii per usi industriali. Si estraggono soprattutto triacilgliceroli, esteri del glicerolo con acidi grassi saturi e insaturi, particolarmente adatti all'uso alimentare e non sempre utili per l'industria. Ciò spiega perché solo il 12% degli olii vegetali prodotti nel 1992 sia stato usato come materia prima industriale. Negli ultimi anni però questa percentuale è stata in costante aumento, in parte per la recente individuazione di numerose altre piante, non importanti nell'alimentazione, con semi ricchi di olii costituiti da esteri di acidi grassi di composizione diversa. Una seconda strategia seguita è quella di intervenire con i metodi dell'ingegneria genetica, per modificare la natura degli acidi grassi di alcuni vegetali. Soprattutto adatta a questo tipov di trattamento sembra essere la colza. Negli Usa da due an.nl ve l usastrsio dpèz sono iniziate ricerche che hanno realizzato una sua modificazione genetica capace di fornire olio con il 30% di acido laurico, acido grasso con catene di 12 atomi di carbonio, totalmente assente nella colza non trattata. Un ulteriore incremento nei semi di colza del contenuto di acido laurico, usato nell'industria dei tensioattivi, è allo studio con il trasferimento di genii dalla palma da cocco. Interessante è anche l'utilizzazione di mi¬ scele di acidi grassi di origine vegetale con catene di atomi di carbonio di adatta lunghezza e insaturazione nell'industria delle vernici e soprattutto degli inchiostri. Infatti questi inchiostri possono essere rimossi per via enzimatica dalla carta da sottoporre a riciclo, mentre gli inchiostri derivati dal petrolio sono eliminati soltanto con l'uso di solventi, che devono essere smaltiti in modo adeguato per non essere dannosi per l'ambiente. Anche nel settore dei lubrificanti, motivazioni di protezione dell'ambiente fanno preferire i derivati degli olii vegetali ai lubrificanti ottenuti dal petrolio. In Germania e in Scandinavia la legislazione è già ora particolarmente severa, tanto che per la loro più facile biodegradabilità solo i lubrificanti derivati da ohi vegetali possono essere utilizzati negli ambienti particolarmente sensibili all'azione degli in¬ quinanti, come foreste, laghi e fiumi. E' comunque l'industria dei polimeri e delle materie plastiche il settore in cui l'oleochimica può assumere un ruolo fondamentale. Alcune delle materie prime come l'acido adipico sono, infatti, ottenute dagli acidi grassi presenti negli olii vegetali senza dover ricorrere a complessi processi chimici. Gli sviluppi più interessanti possono arrivare da progetti di ricerca, già in fase avanzata in Gran Bretagna, che hanno l'obiettivo di produrre un intero polimero, cioè un prodotto finito, nel vegetale stesso. Secondo i ricercatori inglesi questo risultato può essere raggiunto nel caso del poliidrossibutirrato, noto come Phb (PolyHydroxyButyrate), con il trasferimento nella colza dei genii coinvolti nella biosintesi del Phb, presenti nel batterio Alcaligenes eutrophus. Il polimero Phb, materiale biodegradabile usato per imballaggio e confezionamento soprattutto di alimenti, dovrebbe accumularsi nei semi di colza così modificata in quantità rilevanti e da questi potrebbe essere estratto e direttamente utilizzato. Gian Angelo Vaglio Università di Torino INTERNET Pagine WWW consigli per Windows 95 ABBIAMO avuto qualche problema tecnico (ultimo in ordine di tempo: il mio computer in crash per un guasto hardwareWÌ) e questo ha sconvolto, negli ultimi mesi, la periodicità tri-settimanale della colonna: me ne scuso con i lettori... Sto pensando a nuovi progetti per questa colonna. Datemi una mano... se avete delle idee o delle proposte, fatemele conoscere e la prossima volta ne darò conto in questa sede. A me piacerebbe rendere più interattivo il dialogo con voi, per esempio con una mailing list e/o una home page dedicata all'uso di Internet in Italia (del resto gli analisti della rete danno conto di una tendenza alla nazionalizzazione di vari settori di Internet: per esempio, sono comparse ampie aree in giapponese ed in cinese; l'americano non è più la sola lingua). Colgo in questo senso anche sollecitazioni e critiche (queste ultime mi sembrano francamente un po' ingiuste!) che mi sono pervenute: un lettore, per esempio, mi ha scritto: «Ho riscontrato leggendo i suoi articoli su TuttoScienze e in particolare sull'ultimo un disinteresse alle cose italiane, credo che il pubblico possa essere più interessato a ciò che succede in Italia e perché no a Torino, dove Internet aspetta quella dilfusione ed informazione che meriterebbe..., o forse il "vecchio" giornalista {sic!) ha paura di affrontare questa nuova realtà». Mah! Il mio chiodo fisso resta la questione dell'uso e del significato delle nostre presenze sulla rete: non credo affatto che i giochi siano un buon impiego delle risorse di Internet. Francamente, penso che siano un problema - concreto e concettuale - ben più grave che il tanto discusso tema della pornografia in rete. E ora, le novità. C'è una mailing list che mi sembra molto interessante e si chiama New-list: ci si iscrive con una Subscribe newlist indirizzato a Iàstserv@irlearn.ucd.ie e si riceve in cambio un aggiornamento in tempo reale sulle nuove mailing lists che vengono registrate sulla rete o sulle variazioni di indirizzo cui alcune possono andare incontro. Ed ora vediamo qualche indirizzo. - Windows 95 è indubbiamente l'argomento di maggior discussione in questo momento sulla Rete e nel mondo dell'informatica. Ifans del Macintosh l'hanno ribattezzata Macintosh84, per ricordare che molte delle sue «meraviglie» sono da più di un decennio disponibili nel mondo Mac, e certo non hanno torto. Comunque il problema adesso, per noi del mondo PC, è di farla funzionare, e allora, come al solito, Internet è una miniera di informazioni utili, di software, di suggerimenti, etc. Vi ho già segnalato in una precedente colonna una mailing list: oggi mi occupo delle pagine WWW, che sono moltissime e in continua espansione. Per fortuna sono in genere collegate l'una all'altra, per cui si tratta di sceglierne una di partenza e poi, da lì, di esplorare le altre. La mia preferita è la home page di http://www.iscs.nus.sg7f antatea che, tra l'altro, ha anche altri interessanti links, come quello ai sites delle varie ditte che si occupano di software ed hardware. Date un'occhiata anche (e non solo per Windows 95) alla pagina software di Forrest Stroud, che ha ora anche un mirror in Italia, facilmente raggiungibile, a http://www.tizeta.it/cwsa/cwsa.html Ci sono poi due belle pagine dedicate al problema del nucleare: http://neutrino.nuc.berkeley.edu:80/neutronics/todd.html http://web.mit.edu/afs/athena/org/t/techreview/www/articles/aug95/linksat.omic.html E, infine, molto bella la pagina su Bravo e Brava a http://www.its.it/Fiat-BravoBr a va/ e chi mi sta già accusando di piaggeria faccia il confronto, per esempio, con la pur bella pagina della Chrysler a http://www.chryslercorp.com/. Silvio A. Merciai

Persone citate: Brava, Forrest Stroud, Gian Angelo Vaglio Università, Ifans, Silvio A. Merciai

Luoghi citati: Germania, Gran Bretagna, Italia, Torino, Usa