Sorriso, messaggio ambiguo
Sorriso, messaggio ambiguo Sorriso, messaggio ambiguo Spontaneo o meccanico? Leggilo nei muscoli o, el o, ifsdiconrisult recenti, basate sullo studio dell'attività elettrica del cervello e su osservazioni di neuropatologia, hanno portato a concludere che i due tipi di sorriso sono guidati da parti diverse del cervello. Lesioni di queste diverse zone cerebrali danno origine a paralisi sintomatologicamente diverse dei muscoli della faccia. Il sorriso spontaneo, genuino, è controllato da quella parte del cervello, detto paleocervello, che regola le emozioni, in particolare dalla regione anteriore del giro cingolato, dalla corteccia limbica e dai gangli della base, mentre il secondo tipo di sorriso, quello generato con un atto volontario, è sotto l'influenza della neocorteccia, più precisamente della corteccia motoria, ed è il cosiddetto sorriso educato o falso. Questa è la ragione per cui il sorriso davanti alla macchina fotografica (il cosiddetto sorriso «say cheese», come dicono i fotografi anglosassoni) risulta spesso molto innaturale. Poiché le fibre nervose dei neuroni corticali che guidano questo «sorriso falso» passano attraverso un grosso fascio di fibre, il fascio piramidale, che guida attraverso i nervi perife¬ rici i movimenti volontari, que sto sorriso fu chiamato dal neu rologo Geschwind, dell'università di Harvard, sorriso piramidale, per sottolinearne l'origine corticale e volontaria. I due sorrisi sono percettivamente diversi. Se uno vuole sorridere con naturalezza, la miglior maniera I muscoli zigomatici obbediscono alla volontà, quelli orbicolari dell'occhio sono messi in moto solo dal sentimento è avere un comico a disposizione che gli racconti barzellette. In mancanza di tale aiuto, o deve imparare in qualche modo a controllare la sua mimica o deve fingere il sentimento che porta a quella mimica. Il problema per gli attori è più rilevante di quello che si possa a prima vista pensare. Esistono di fatto due scuole. La prima, che fu capeggiata da Laurence Olivier, mira a insegnare il controllo tecnico dei muscoli della mimica che porta poi a far apparire l'emozione credibile, mentre la seconda mira a insegnare a generare l'emozione e quindi la sua mimica. Un problema del tutto simile a quello degli attori hanno naturalmente i personaggi politici, che sorridono sempre per guadagnare la nostra approvazione ed eventualmente il nostro voto. Alcuni sono più abili, altri meno, ma tutti tecnicamente impegnati a dirci «cheese» mentre ci imboniscono con possibili soluzioni per i nostri problemi. Tra gli attori politici, sia di destra, sia di sinistra, alcuni hanno performances veramente modeste, altri si difendono con onore. Lo spargitore di sorrisi più noto e di successo è forse il nostro politico a cavallo. La sua guida corticale del muscolo zigomatico è frequente e sapiente. I suoi sorrisi da un punto di vista neurologico appaiono chiaramente piramidali. Forse è meglio sorridere falsamente che non sorridere. Il dovere dello studioso è semplicemente quello di aiutare nella decifrazione dei contenuti dei messaggi. Lamberto Maffei Scuola Normale Superiore, Pisa UN fantasma si aggira per gli istituti di neurologia, i laboratori di scienze cognitive, i luoghi dove ci si interroga sulle basi biologiche del comportamento umano. E' il fantasma di Phineas Gage, morto a San Francisco più di 130 anni fa, da allora più volte evocato, e turbato oggi nel suo sonno eterno da una coppia di ipertecnologici ghostbusters, due neuropsicologi dell'Università dello Iowa. Il fantasma di Phineas Gage è in realtà meno incorporeo dei suoi colleghi castellani: consiste infatti in un cranio conservato in un museo alla Harvard University, che fantasma divenne ben prima della morte del suo possessore: per la precisione, il 13 settembre 1848, giorno in cui quest'ultimo subì il bizzarro incidente che l'avrebbe reso celebre. Il venticinquenne Phineas Gage era allora un caposquadra addetto alla posa di binari per la Rutland and Burlington Railroad. Preparava le mine usate per il livellamento del terreno praticando dei fori nella roccia, riempiendoli parzialmente di polvere da sparo, sistemando la miccia e finendo di colmare il buco con della sabbia; questa veniva pressata con un calcatoio, un cilindro di ferro lungo più di un metro e del diametro di 3 centimetri. Quel giorno, il 13 settembre, Phineas Gage si distrasse e com- BIOLOGIA DEL COMPORTAMENTO
Persone citate: Lamberto Maffei, Laurence Olivier, Phineas Gage, Sorriso
Luoghi citati: Iowa, Pisa, San Francisco
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