Un padre così lo vorrebbero tutti

Un padre così lo vorrebbero tutti Un padre così lo vorrebbero tutti BIASIMATI per lo scarso impegno che manifestano nei confronti della prole, considerati farfalloni capaci solo di «fare la ruota» per passare da una conquista all'altra, mariti inaffidabili e padri degeneri, la maggior parte dei maschi del regno animale esce malconcia degli studi di etologia. Ma ora ce n'è uno che, con la sua dedizione alla famiglia, li riscatta tutti in blocco, perché non solo si occupa dei figli, ma spende per essi più energie della consorte, tanto che per la fatica diventa facilmente suscettibile alle malattie e spesso ci lascia letteralmente le penne. Il padre in questione è un uccellino, specie Parus major, ovvero la cinciallegra, abitante canterino dei boschi di tutta Europa, nostri compresi. Segni di riconoscimento: guance chiare e due bande gialle sul ventre a delimitarne una nera al centro. Il maschio di cinciallegra che ha rivelato le sue eccezionali doti di padre si trova in Svizzera, vicino a Losanna. Per studiarlo, tre zoologi dell'Università di Berna (Heinz Richner, Philippe Christe e Anne Oppliger) hanno distribuito per il bosco cassette-nido sorvegliate da candid camera. E hanno truccato un po' le carte, alterando il numero dei figli di qualche nidiata, in una popolazione di 108 uccelli. In breve: fra le nidiate schiuse nello stesso giorno, gli scienziati spostarono due pulcini da un nido a un altro, così che un padre si trovava due figli in più, con una media di circa nove bocche da sfamare; l'altro, con due figli in meno, doveva provvedere pressappoco a cinque. I nidi che non subirono alterazioni di sorta nella figliolanza furono il termine di paragone. Quindi gli scienziati passarono a valutare il lavoro cui era sottoposta ogni coppia di genitori per allevare i figli, misurando la frequenza con cui padre e madre portavano cibo al nido. Ed ecco i risultati. I padri con prole esageratamente numerosa erano costretti a mettersi al lavoro di mattino presto, un po' prima di quelli con una figliolanza nella norma o sotto la nonna. Fino al tramonto era un andare avanti e indietro al nido, con il becco pieno di succulenti bruchi, che questi uccelletti catturano sulle foglie degli alberi appendendosi in acrobatiche posizioni sui rami. Lavorarono il doppio degli altri padri, i maschi con prole extra, mentre le loro consorti non cambiarono abitudini, dedicando alla famiglia tanto quanto le loro colleghe con meno figli. Le quali per la verità sono - come caratteristica di questa specie - meno solerti dei loro compagni. Il maschio sottoposto a superlavoro ebbe come conseguenza una straordinaria predisposizione ad ammalarsi, prendendosi addirittura la malaria, portata dal plasmodio (Plasmodium spp), parassita comune del sangue degli uccelli e di queste cinciallegre sviz-

Persone citate: Anne Oppliger, Heinz Richner, Philippe Christe

Luoghi citati: Europa, Losanna, Svizzera