Quanti guai per le tende anti-sole

Quanti guai per le tende anti-sole Quanti guai per le tende anti-sole EI può installare una tenda anti-sole sul proprio balcone? Occorrono permessi particolari? Tipo e colore devono essere approvati dall'assemblea di condominio? Queste e altre domande ricorrono regolarmente nella vita condominiale. Le opere nelle proprietà esclusive, come è il caso dell'installazione delle tende sul proprio balcone, devono rispettare alcuni principi di fondo, come i divieti di alterare la destinazione della cosa comune o di impedire agli altri di farne un pari uso. In particolare, l'articolo 907 ce. preservava il diritto di veduta e stabilisce il divieto di costruire a meno di tre metri dalla proprietà del vicino. Le opere nelle proprietà esclusive non possono cioè diminuire il diritto di veduta degli altri. IL DIRITTO DIVEDUTA La domanda che è spesso stata posta è se anche per le tende da balcone valga la prescrizione dell'articolo 907. Per fortuna, la risposta prevalente della giurisprudenza è stata che tale norma vale solo per le vere e proprie costruzioni (pensiline, verande e simili), mentre non vale per le tende, anche se poste a una distanza inferiore a tre metri dal balcone o dalla finestra di un vicino o se ancorate a sostegni fissi. TENDE, NON COSTRUZIONI Il principio di fondo che si è affermato nella prassi è perciò che le tende da balcone non sono costruzioni e quindi non sono soggette alle norme sulle distanze. Così si è pronunciata, ad esempio, la Cassazione nel 1991. Una decisione del Tribunale di Milano ha inoltre chiarito che l'installazione di tende di stoffa sui balconi è legittima e che essa non altera il decoro del fabbricato né pregiudica la stabilità o la sicurezza dell'edificio. La stessa decisione ha precisato che le tende non ledono i diritti degli altri condomini purché non siano più lunghe o più larghe dei balconi. LE NUOVE ASf E E' In programma domani l'asta di metà mese dei Bot (il cui pagamento avverrà con valuta di venerdì 15) nonché dei Ctz, i Certificati del Tesoro zero coupon (cioè senza cedola, come i Bot) di durata biennale. Tra oggi e mercoledì sono in programma le nuove emissioni di titoli di Stato a medio e lungo termine: Btp (con cedola fissa) e Cct (con cedola indicizzata all'andamento dei Bot). In questi tre giorni capiremo quindi se verrà confermalo l'andamento del tassi, che nelle ultime aste hanno segnato un ribasso per i titoli a breve scadenza (Bot e Ctz) e per i Cct, e un lieve rialzo peri Btp. I RINDIMENTI Ricordiamo che all'asta Bot di fine agosto i rendimenti semplici netti In base al prezzi finali che paga in banca il risparmiatore (calcolati per Tuttosoldi da Azimut consulenza Sim, tutto compreso) erano del 7,4% per I titoli atre mesi pagati a un prezzo di 97,81 lire, quindi -1,4% rispetto al rendimento «ufficiale» dell'8,8% comunicato da Bankltalla. Per quanto riguarda i Bot semestrali, a un prezzo di 95,54 lire hanno lasciato in tasca il 7,94% (cioè 1,05 rispetto all'8,99 «ufficiale»), mentre i titoli annuali, a un prezzo di 90,99 lire, hanno dato effettivamente l'8,4% (che significa lo 0,69% in meno rispetto al 9,09 comunicato da Bankitalia). BTP E CCT Se si allunga la scadenza, i titoli di Stato fruttano sensibilmente di più: considerando solo la prima cedola (e quindi senza ipotizzare li reinvestimento delle cedole successive) alle ultime aste il «rendimento immediato» è stato del 9,98% per i Cct settennali che pagano una prima cedola semestrale del 5,5%, e del 9,84% per i Btp decennali la cui cedola è pati al 5,25%. Infatti occorre fare attenzione per i titoli a medio e lungo termine: quando viene indicato il «rendimento effettivo netto» (cioè sino alla scadenza finale) ricordate che si tratta di un calcolo matematico in cui si prevede che tutte le cedole distribuite in futuro siano reinvestite allo stesso tasso di partenza, importo non reale. LA LEGGE INFISSI Spesso le tende sono fissate a mezzo infissi posti nella soletta del balcone del piano di sopra, il che potrebbe far sorgere dei dubbi sulla legittimità dell'installazione. Anche a questo riguardo la giurisprudenza ha dato il «nulla osta», spiegando che tali solette sono da intendersi in comproprietà dei due condomini del piano di sotto e del piano di sopra. REGOLAMENTO L'unico vincolo cui si deve prestare attenzione è il fatto che spesso i regolamenti di condominio e anche apposite delibere assembleari impongono che le tende siano tutte dello stesso tipo e soprattutto dello stesso colore, per preservare il decoro dell'edificio. E' un'istanza più che condivisibile, volta ad evitare che la facciata dell'edificio si presenti come il vestito di Arlecchino. Tale vincolo estetico non va però confuso, come talvolta accade, con un presunto vincolo dell'assemblea sull'installazione delle tende. AVVERTENZA Anche se alle tende non si applicano le norme sulle distanze, resta valido il principio di non alterare la destinazione della cosa comune e di non impedire agli altri condomini l'uso della cosa comune. Ciò significa, ad esempio, che prima di installare le tende si dovrà aver cura di non coprire con esse eventuali targhe e insegne oppure sfiatatoi o allarmi condominiali. In tal caso, si rischierebbe di avere torto. Andrea Simone

Persone citate: Andrea Simone

Luoghi citati: Milano